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sabato 12 giugno 2010

ORIA - Dopo il "saltato" Consiglio Comunale l'opposizione accusa la maggioranza di evidente sofferenza.

Consiglio  Comunale
Sempre più evidente la sofferenza della maggioranza del Sindaco Ferretti.

In occasione del Consiglio Comunale tenutosi l’11 giugno scorso, richiesto dall’opposizione, sono comparsi soltanto gli stessi consiglieri di opposizione. Nessun consigliere di maggioranza era presente in aula, situazione che ha determinato lo scioglimento della seduta per mancanza del numero legale. Fermo restando che chi abbandona l'aula in ogni caso abbandona i problemi della Città , tale comportamento, verosimilmente giustificabile qualora fosse stato adottato dall’opposizione, è certamente inqualificabile se adottato dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio e da tutti i suoi consiglieri di maggioranza.
Semmai ve ne fosse bisogno, l’ennesimo episodio a conferma dell’assoluta mancanza di dialogo istituzionale e dei continui tentativi di disconoscimento e di legittimazione del ruolo e della funzione dei Consiglieri Comunali di opposizione, soggiogando contestualmente gli interessi di tutti i cittadini, che incolpevolmente, purtroppo, subiscono

L’unico punto all’ordine del giorno prevedeva la discussione sulla grave irregolarità di gestione determinatasi a seguito della mancata approvazione del Rendiconto 2009 entro la scadenza dettata dalla legge (30 aprile). Le finalità del rendiconto, come dice la parole stessa, sono quelle di “rendere conto della gestione” e quindi di fornire informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sull’andamento economico e sui flussi finanziari di un Ente Locale. Argomenti che evidentemente non preoccupano il Sindaco Ferretti e la sua maggioranza.
Giova precisare che la mancata approvazione del rendiconto entro i termini fissati dalla Legge (30 aprile), che a quanto pare Il Sindaco Ferretti non intende proprio rispettare, ha determinato rilevanti conseguenze negative per il Comune di Oria, ossia l’assoggettamento alla condizione di Ente strutturalmente deficitario, il divieto di ricorrere all’indebitamento, l’impossibilità di utilizzare l’eventuale avanzo di amministrazione ecc. Ma Questi problemi, evidentemente, non importano al Sindaco Ferretti.
Nonostante la circolare n. 6/2009 del Ministero dell’Interno, dipartimento finanza locale, richiamata dai consiglieri di opposizione, abbia evidenziato come l’approvazione del rendiconto entro i termini di legge sia un adempimento di assoluta rilevanza nella gestione amministrativa e contabile, per cui rientra sicuramente tra gli atti urgenti e improrogabili, il Sindaco Ferretti e la sua maggioranza, come già avvenuto lo scorso anno, adottano un comportamento del tutto irresponsabile, certamente non dignitoso e rispettoso nei confronti di tutta la collettività amministrata.
Questa Amministrazione non è nuova ad atteggiamenti di questo tipo, basti ricordare che il rendiconto dell’Esercizio Finanziario 2008, ha visto la sua approvazione solo nel mese di agosto 2009 e tutto perché non si raggiungeva l’accordo sulla terna del collegio dei revisori dei conti. Tizio anziché Caio….. Caio altrimenti ce ne andiamo tutti a casa, replicava qualcun altro.
Dovere istituzionale di un Sindaco diligente è certamente quello di riferire in consiglio comunale, soprattutto se richiesto dall’opposizione
Occorrerebbe ricordare al Sindaco che un mediocre padre di famiglia amministrerebbe la “cosa pubblica” con maggiore senso di responsabilità e certamente non fuggirebbe ignominiosamente di fronte ai propri doveri Istituzionali
Occorrerebbe ricordare al Sindaco che fin dal suo insediamento ha affermato che le decisioni sarebbero state trasparenti e condivise.
A noi interessa evidenziare la teoria di fondo di atteggiamenti di questo tipo, mirati solo a far venir meno la possibilità di mettere in chiaro l’evidente stato di criticità in cui versa l’Ente in ordine alla gestione tecnico-amministrativa e contabile, senza parlare dell’aspetto politico, ancor più disastrato.
Si assiste ormai da tempo ad una gestione personalistica dell’attuale Esecutivo che contrasta con gli interessi collettivi della Città e non è rappresentativa dei bisogni reali dei cittadini. La gestione delle risorse economiche è improntata e decisa in maniera assolutamente verticistica e non risponde alle priorità della collettività amministrata.
Può essere considerato responsabile il comportamento di un sindaco e della sua intera maggioranza che non si presentano ad un consiglio comunale che prevedeva la discussione di un argomento così importante?
Possono queste persone amministrare una Città’?
A voi lettori la risposta.

I Consiglieri Comunali Luciano De Nuzzo, Egidio Conte, Antonio Metrangolo, Mauro Marinò, Antonio Fullone, Domenico D’Ippolito, Tommaso Carone, Angelo Galeone, Giuseppe Malva Giancarlo Marinò

lunedì 7 giugno 2010

Sinistra, Ecologia e Libertà, a proposito delle prossime elezioni amministrative ad Oria.

Le elezioni amministrative comunali della primavera 2011, rappresentano per la città di Oria un appuntamento storico decisivo per le sorti di una comunità oramai sull’orlo del baratro su cui è stata condotta dalla politica inetta e sciagurata posta in essere dalle amministrazioni del centrodestra.
Occorre elaborare un progetto politico nuovo che ponga al centro delle sue dinamiche i cittadini oritani, i loro bisogni, le loro speranze in una città migliore, nonchè l’esigenza di avere una classe politica all’altezza del compito difficile che è chiamata ad adempiere.
Il centro-sinistra, in tutte le sue componenti, deve assumersi la grande responsabilità di dare una risposta concreta alle esigenze di rinnovamento che vengono dalla società, di proporre e realizzare un nuovo modello di governo del territorio, avviare una necessaria moralizzazione della politica locale, costruire insomma una seria alternativa di governo capace di rappresentare quella svolta politica attesa da un decennio.
La costruzione di una coalizione intorno ad un progetto riformatore è la prima ineludibile esigenza, la seconda è quella della scelta degli uomini che questo progetto devono realizzare e fra questi ovviamente la figura più importante che è rappresentata dal candidato sindaco.
E’ compito della dirigenza delle forze politiche del centro - sinistra dare una risposta anche su questo, indicare all’unisono la persona maggiormente adatta a rappresentare la sintesi delle diverse identità presenti all’interno della coalizione, una personalità di sicuro prestigio e di forte radicamento sul territorio che rappresenti garanzia di buon governo.
Diversi sono i metodi di selezione, dall’indicazione comune dei partiti e dei movimenti alle primarie di coalizione, eventualità quest’ultima che può verificarsi solo qualora la ricchezza del panorama politico e delle risorse umane che si avranno a disposizione, rendano oggettivamente difficile la scelta.
Le primarie, pertanto, rappresentano solo uno dei metodi possibili di scelta del candidato, ma non ne sono certo lo strumento principe, si ricorre a tale mezzo solo nell’acclarata e oggettiva impossibilità di trovare una soluzione politica ampiamente condivisa, ma le stesse inoltre, vanno decisamente disattese quando vengono invocate a soli fini speculativi, trasformandole così da strumento di scelta democratica e di iniziativa politica, in un momento di divisione e disgregazione, o ancora peggio di effimera e momentanea notorietà di soggetti che mai potrebbero rappresentare un progetto tanto ambizioso quanto utile per la città quale è quello che i partiti del centrosinistra vogliono offrire.
Ovvio in questo progetto, che Sel ritiene assolutamente necessario rafforzare l'alleanza politica con il centrosinistra ad iniziare dal Partito Democratico, cercando di creare le condizioni per una proposta unitaria e di svolta.
Non ci interessano le posizioni massimaliste e politicamente marginali di coloro che vedono nell'isolamento e nell'autoreferenzialità l'unico loro orizzonte politico.

Coordinatore SEL - Oria
Avv. Cosimo Assanti