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domenica 27 dicembre 2009

Interrogazioni al sindaco da parte del PD: Gestione personale e prelievo dal Fondo di riserva.

GRUPPO CONSILIARE DI ORIA
Oria, 23 dicembre 2009
Al signor Sindaco di Oria
OGGETTO : GESTIONE DEL PERSONALE - MOBILITA' INTERNA – PROGRESSIONE VERTICALE – PROGRESSIONE ORIZZONTALE – INTERPELLANZA EX ART. 23 REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE
Il sottoscritto consigliere comunale è venuto a conoscenza di una serie di atti e provvedimenti che hanno e che stanno modificando l'assetto organizzativo degli uffici comunali e l'utilizzazione e la gestione del personale.
E' avvenuto infatti che per la terza volta nel corrente anno la giunta comunale ha modificato il piano del fabbisogno del personale, da ultimo con la delibera n. 148 del 30.09.09, che è stata data esecuzione alla progressione economica orizzontale del personale con determinazione del responsabile n. 1233 del 11.12.09 del registro generale, che è stata disposta mobilità interna intersettoriale con disposizioni di servizio prot. n. 21932 e n. 21936 del 3.12.09, che sono state riconosciute indennità annuali di responsabilità per l'anno 2008 in modo difforme e incoerente rispetto agli incarichi originariamente assegnati ex art. 17 CCNL e sulla base della contrattazione decentrata.
Dall'esame degli atti e dei provvedimenti innanzi indicati, dalla verifica dei risultati che tali provvedimenti produrrebbero sull'organizzazione degli uffici e sulla gestione del personale e dallo stato complessivo degli uffici e del personale emergono taluni aspetti poco chiari con riferimento alla programmazione del fabbisogno, alla efficienza degli uffici e all'utilizzazione delle risorse umane, così come sfugge, probabilmente per limiti di chi scrive, quale sia la complessiva politica del personale dell'amministrazione comunale da Lei presieduta.
L'ennesima modifica del piano del fabbisogno del personale non sembra in linea con una sana e trasparente programmazione del personale che dia efficienza e certezze alla riorganizzazione degli uffici, potendo invece rappresentare la spia di una politica del personale piegata su esigenze contingenti e di circostanza.
E peraltro la notizia secondo la quale sarebbe stato adottato ma non ancora pubblicato un provvedimento per la progressione verticale di tre dipendenti, che avrebbe ingenerato e causato dissensi e contrasti sia fra le forze politiche di maggioranza che nell'ambito del personale e che perciò sarebbe stato ritirato, aggrava le preoccupazioni innanzi rappresentate, adombrando il sospetto di una gestione troppo politicizzata del personale.
La vicenda della progressione economica orizzontale non getta luce diversa dal momento che presta il fianco alla critica sotto doversi profili: essa è stata estesa a tutti i dipendenti snaturandola dalla sua funzione tesa alla razionalizzazione e gestione dei processi di riorganizzazione e/o riqualificazione dei servizi; mentre però da un lato è stata estesa a tutti, dall'altro sembrava dover essere riconosciuta a 44 dei 46 dipendenti che avevano proposto istanza, tant'è che la determina di adozione recava l'approvazione della graduatoria di 44 dipendenti con esclusione quindi di due dipendenti appartenenti uno alla categoria B3, l'altro alla categoria C4; la valutazione del responsabile del servizio è stata operata con criteri che hanno poi dato vita a una graduatoria che contraddice la scelta di assicurare a tutti la progressione economica; i criteri adottati e la valutazione effettuata può ragionevolmente presumersi siano stati ragione e motivo di profondo disappunto e disagio da parte dei dipendenti mal valutati, ai quali sono stati assegnati dei veri e propri voti troppo spesso ampiamente inferiori alla sufficienza; la graduatoria è stata peraltro integralmente pubblicata all'albo pretorio, con esposizione di dati e risultati personali di ciascun dipendente esposti alla conoscenza di chiunque in violazione del principio di pertinenza e non eccedenza nel trattamento dei dati più e più volte affermato dal Garante per la protezione dei dati personali; sarebbe infatti bastata la pubblicazione della graduatoria senza che i dati sulla valutazione e sui voti assegnati fossero conoscibili a chicchessia con ovvi risvolti sul senso di frustrazione e inappagatezza che con ogni probabilità ciascun dipendente ha dovuto sentire sulla propria pelle nei riguardi del cittadino che poteva tranquillamente leggere e conoscere del suo valore, dei suoi voti, della sua considerazione e della sua valutazione da parte del responsabile del servizio e degli amministratori; che pensare, ovvero cosa mai potrà pensare un cittadino qualsiasi, di un dipendente indicato per nome e cognome che per l'impegno e la qualità della prestazione lavorativa prende un voto 10 mentre un altro dipendente prende voto 3?
A gravi profili di violazione dell'imparzialità e dell'efficienza dell'agire amministrativo e alla corretta, sana, trasparente e motivata gestione del personale attiene la vicenda che pure in questi giorni si è consumata sull'erogazione e sul riconoscimento dell'indennità annuale di responsabilità per il 2008 ad alcuni dipendenti comunali rispetto che ad altri, ingenerando così scoramento e insoddisfazione fra il personale.
E' avvenuto infatti che queste indennità siano state riconosciute in maniera difforme rispetto al passato pur con il permanere degli incarichi di responsabilità che dovevano esserne il presupposto di fatto e diritto e, probabilmente, condizionando anche o travalicando perfino i pareri dei responsabili dei rispettivi servizi, nel nome di una sorta di efficientismo di facciata che nulla ha a che vedere con la soddisfazione delle motivazioni, dei ruoli, delle responsabilità di ciascuno dei dipendenti con incarichi di cui all'art. 13 del contratto decentrato.
Sulla disposta mobilità interna di due dipendenti comunali tra settori diversi non si può non rassegnare la profonda inadeguatezza dei provvedimenti adottati, segnale evidente di una politica ancorata alle contingenze del momento e alle esigenze di qualcuno, mal celate dalla delega al responsabile del settore della responsabilità formale dell'assunzione dell'atto amministrativo, responsabilità sostanziali che sono invece della politica e dell'amministrazione da Lei presieduta in materia di gestione e utilizzo del personale e nel delicatissimo quanto importante e vitale settore del turismo.
Questi provvedimenti di servizio dovrebbero avere natura e durata provvisoria ma non se ne specifica né durata né termine, sguarniscono l'ufficio di segreteria, utilizzano un dipendente regolarmente e sin dall'origine assunto con la qualifica di archivista (caso credo unico nell'attuale dotazione organica fatta di personale adibito a qualifiche e mansioni diverse rispetto al profilo di assunzione), privano l'archivio e l'ufficio protocollo del dipendente in possesso delle specifiche competenze e dei relativi e appropriati titoli, non danno conto delle effettive esigenze di urgenza adottate con una clausola di stile senza che se ne dia conto effettivamente e in maniera trasparente.
E allora, dietro l'adozione formale del provvedimento da parte del responsabile del servizio si nascondono le reali intenzioni di assegnare in modo surrettizio a un consigliere di maggioranza con delega al turismo un ufficio dotato di tutto punto e tra l'altro di un dipendente comunale componente della pro loco e del gruppo sbandieratori rione lama.
Ma, mi chiedo e chiedo a Lei signor Sindaco, può assegnarsi a un consigliere comunale una delega così ampia e indeterminata senza definirne l'ambito operativo e senza giustificarne e motivarne le ragioni o l'eccezionalità? Andando contro la stessa lettera della legge (art. 56 Statuto, art. 64 D.Lvo 267/2000) ed assegnando al medesimo consigliere il ruolo di controllato e controllore nella politica del turismo di questa amministrazione? Come può conciliarsi il ruolo di consigliere comunale con quello di delegato al turismo nel momento della decisione politica dell'amministrazione di destinare una somma piuttosto che un'altra alla politica del turismo di questa Città?
Ma come potrebbe mai una maggioranza che si regge sull'appoggio di un consigliere con delega al turismo eventualmente non approvare le disposizioni di servizio del responsabile del servizio che presenta i profili di censura e di critica innanzi evidenziati?
Quadro reso ancor più difficile dalla seria possibilità che gli atti e i provvedimenti richiamati possano essere viziati dalla disparità di trattamento e da valutazioni del tutto avulse dal contesto effettivamente lavorativo legato alla produttività, alla diligenza, alle capacità, ai curricula dei dipendenti di questo Comune.
I fatti narrati e i provvedimenti censurati hanno creato e stanno alimentando un clima di disaffezione e disilussione dei dipendenti e il profondo malessere di tutto il personale che non giova all'interesse generale dell'efficienza amministrativa, così come stanno portando sul terreno poco rassicurante dello scontro sindacale invece che su quello del confronto sindacale che si auspica sia il luogo di risoluzione delle vertenze in un Comune come il nostro che soffre della cronica e tutt'oggi irrisolta carenza di personale.
Carenza del personale che non si risolve con il braccio di ferro, con la contrapposizione dura e pura, con la delega della politica a qualche dirigente e/o responsabile che faccia il “lavoro sporco” riguardante l'adozione di scelte che altrimenti la politica non sa fare o non potrebbe fare o non vuole fare per non perdere consenso o per sua strutturale debolezza di idee e di uomini.
E allora, e lo dico da subito, non vorrei che nascondesse dietro le attribuzioni e le funzioni del o dei dirigenti scelte che attengono invece a precise finalità politiche che spesso non hanno a cuore il bene comune e l'interesse generale ma scelte dettate dalle circostanze e dalle convenienze politiche di parte.
Alla luce di quanto sopra esposto,
Chiede
quali siano i motivi per i quali il Sindaco e la giunta municipale lascino che la politica e la gestione del personale sia abbandonata a provvedimenti estemporanei, in assenza di un quadro programmatico trasparente ed attendibile, senza alcun apprezzabile e visibile risultato dal punto di vista della gestione e del miglior utilizzo delle risorse umane, lasciando che venga a crearsi una situazione di forte conflittualità che non assicura all'agire amministrativo efficienza e produttività
chiede inoltre
quali siano gli intendimenti che il Sindaco e la giunta municipale intendano da subito adottare per eliminare le criticità innanzi esposte o per evitare che tali criticità abbiano in futuro a ripetersi.
Con osservanza
Il Consigliere Comunale
Avv. Tommaso Carone
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GRUPPO CONSILIARE DI ORIA
Oria, 23 dicembre 2009
Al signor Sindaco di Oria
OGGETTO : PRELIEVO DAL FONDO DI RISERVA – DELIBERA N. 195 DEL 4.12.2009 – INTERPELLANZA EX ART. 23 REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE
Il sottoscritto consigliere comunale
PREMESSO
che la giunta municipale ha adottato la delibera n. 195 del 4.12.2009 con la quale ha disposto procedersi all'utilizzo del fondo di riserva iscritto nel bilancio di previsione 2009;
che le motivazioni addotte dalla giunta sono la constatazione dell'insufficienza di alcuni stanziamenti di spesa del corrente esercizio in relazione ai vari servizi d'Istituto, senza tuttavia spiegarne meglio le ragioni e la cause;
che la giunta ha ritenuto di integrare lo stanziamento relativo ad alcune spese tra cui quelle per la fornitura di gasolio da riscaldamento, per le manifestazioni turistiche, per la competenza relative alle indennità degli amministratori, per spese di rappresentanza e per la fornitura di energia elettrica;
CONSIDERATO CHE
effettivamente nella parte dispositiva della delibera il fondo di riserva viene utilizzato per l'importo di euro 51.000,00 e cioè per la quasi totalità di quello iscritto in bilancio e pari ad euro 51.803,99;
esso viene utilizzato per € 800,00 per spese di rappresentanza, per euro 1.000,00 per rimborso spese di missione agli amministratori comunali, per € 5.650,00 per indennità di carica agli amministratori comunali, per € 8.500,00 per spese di riscaldamento di immobili e scuole comunali, € 7.180,00 per spese e contributi per manifestazioni turistiche, € 600,00 per spese per consulenza gestione servizio civile, per € 26.670,00 per spese di illuminazione pubblica;
esse sono spese aggiuntive rispetto quelle iscritte in bilancio;
la maggior parte di esse potevano essere previste e quantificate in sede di previsione, specie per quel che riguarda quelle per indennità di carica agli amministratori comunali, per spese di riscaldamento di immobili e scuole comunali, per spese e contributi per manifestazioni turistiche, per spese per consulenza gestione servizio civile, per spese di illuminazione pubblica, a meno di eventi eccezionali di cui però non si da conto nella citata delibera;
che alcune di esse non sono esattamente individuate e restano generiche e misteriose, come quelle per spese di rappresentanza e per rimborso spese di missione agli amministratori comunali;
che le spese non rispondono a esigenze straordinarie di bilancio;
che esse servono a integrare le dotazioni degli interventi di spesa corrente che si afferma essersi rivelati insufficienti ma che attengono alla gestione ordinaria di spese dell'Ente, sicuramente conoscibili e quantificabili sin dal momento della previsione di bilancio;
che esse erano probabilmente conosciuti già in precedenza ma non sono stati inseriti al momento della variazione di bilancio di recente approvazione.
Alla luce di quanto sopra esposto,
Chiede
quali siano state le ragioni per le quali le voci di spesa non siano state originariamente ed integralmente previste nel bilancio di previsione;
di indicare analiticamente le voci di spesa che si intende prelevare dal fondo e relative alle spese per spese di rappresentanza e per rimborso spese di missione agli amministratori comunali;
di sapere quali siano le ragioni o i motivi o gli eventi che hanno determinato come insufficienti le dotazioni per indennità di carica agli amministratori comunali, per spese di riscaldamento di immobili e scuole comunali, per spese per consulenza gestione servizio civile, per spese di illuminazione pubblica, a meno di eventi eccezionali di cui però non si da conto nella citata delibera;
di conoscere in modo analitico quali sono le voci relative alle spese e contributi per manifestazioni turistiche che si intende coprire con il prelievo dal fondo di riserva;
di conoscere le ragioni per le quali esse non siano state previste in sede di variazione e assestamento di bilancio, considerato che per la loro natura ed entità esse potevano essere conosciute anche in tale sede.
Con osservanza
Il Consigliere Comunale
Avv. Tommaso Carone

sabato 19 dicembre 2009

A proposito del rigassificatore. (A cura del prof. Fistetti)

A nome delle componenti della sinistra democratica che rappresento in Consiglio Provinciale esprimo sconcerto e stupore per la Valutazione d’impatto ambientale positiva che la Commissione ministeriale ha rilasciato alla costruzione del rigassificatore Lng a Capobianco. Ci troviamo di fronte ad un gesto che calpesta in modo arrogante la volontà democratica della comunità brindisina. Si è inteso così ignorare non solo le argomentazioni di carattere tecnico (le molteplici dimensioni di rischio inerenti all’impresa) e quelle propriamente politiche (la mancata consultazione delle popolazioni e il mancato coinvolgimento degli enti locali), ma anche e soprattutto gli aspetti penali della questione, dal momento che la magistratura ha portato alla luce una trama inquietante di corruzione e di illeciti. Se poniamo in relazione l’esito della Via al rigassificatore con l’andamento delle trattative in corso con l’Enel per la riduzione del carbone e per la tutela della salute delle popolazioni, ci rendiamo conto che siamo in presenza di un passaggio decisivo per le sorti della nostra comunità. Brindisi e provincia stanno giocando una partita da cui dipenderà il futuro delle nuove generazioni, che si può riassumere in questo dilemma drammatico: o riusciamo ad imporre allo sviluppo economico del nostro territorio gli standard di sostenibilità in grado di salvaguardare la qualità della vita degli abitanti e di valorizzare i beni identitari in suo possesso (cultura, turismo, patrimonio industriale riconvertibile) oppure saremo destinati ad essere il ricettacolo di concentrazioni multinazionali tese a perseguire i loro profitti aziendali e a scaricare sull’ambiente circostante i costi collaterali dell’inquinamento.
Rinnovo, dunque, l’appello che nel Consiglio Provinciale monotematico dedicato all’energia ho rivolto agli enti locali (Comune di Brindisi, Provincia, Comuni del brindisino, sindacati ed associazioni di categoria) per una grande manifestazione popolare che rivendichi la dignità e l’autonomia delle nostre popolazioni e ne renda tangibile la coesione attorno agli obiettivi di uno sviluppo ecologicamente sostenibile, che coniughi insieme cultura, difesa dell’ambiente e della salute ed occupazione.
Francesco Fistetti - Lista “Riformisti per Fistetti”

domenica 6 dicembre 2009

IL PARTITO DEMOCRATICO DI ORIA SOGNA OPPURE......

Nella serata di ieri sono stati distributi dei volantini contenenti un sogno fatto dal Partito Democratico di Oria. Cliccare QUI per visionarlo. Ho inviato un sms poco fa a 4 amici del PD fra Consiglieri Com/li e Dirigenti, ai quali ho scritto cosa invece ho sognato io stanotte e come vorrei fossero i Consiglieri Comunali oritani.

mercoledì 2 dicembre 2009

Università: approfondita riflessione sul rapporto tra cultura ed economia. (a cura del Prof. F.sco Fistetti)

L’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università del Salento presso il teatro Verdi di Brindisi costituisce l’occasione forse più propizia per avviare da parte delle nostre classi dirigenti una riflessione approfondita sul rapporto tra cultura ed economia e, quindi, sul ruolo che l’Università può svolgere nella prospettiva di uno sviluppo virtuoso dei nostri territori. Finora una riflessione vera e propria su questa problematica cruciale è mancata ed è anche per questa ragione che scontiamo dei ritardi nella costruzione di un nostro modo di essere – chi siamo e che cosa facciamo – all’interno di una regione come la Puglia caratterizzata da una molteplicità di vocazioni produttive e culturali. Senza dubbio, bene ha fatto nel suo intervento il sindaco Mennitti a ricordare che finalmente a Brindisi l’Università è una realtà, “non è più un’aspirazione, non esercita una presenza risicata e periferica, non è un pennacchio per sentirsi importanti”. Ma se questo è un dato di fatto inoppugnabile, in primo luogo non bisogna nascondersi che attualmente l’Università sta attraversando un processo tumultuoso di trasformazione, al termine del quale non è improbabile che tutte, o quasi tutte, le sedi decentrate saranno destinate a chiudere. Infatti, i provvedimenti della cosiddetta riforma Gelmini – in particolare, la 133 del 2008 e altri in discussione al Senato – stanno assestando un colpo mortale all’assetto pubblico del nostro sistema universitario, che pur abbisogna di un radicale rinnovamento dei suoi statuti organizzativi e didattici. Per esempio, in questi ultimi anni, con l’introduzione del modello 3+2 (laurea di base triennale e biennio della specialistica), il numero delle discipline insegnate era cresciuto patologicamente a dismisura, per cui si rendono necessari uno sfoltimento e una semplicazione. Così pure, occorrono standard rigorosi di valutazione della qualità della didattica, dei risultati della ricerca, della selezione del corpo docente. Tuttavia, la strada imboccata dalla Gelmini è un’altra: da un lato ridurre drasticamente i fondi, dall’altro spingere il sistema della formazione universitaria fuori dall’ambito pubblico e ricollocarla nel privato. In questa logica, i consigli di amministrazione degli atenei saranno aperti alle aziende e ai privati in generale. Nulla di scandaloso, beninteso. Ma se didattica, formazione e programmi di ricerca saranno materia di decisione dei consigli di amministrazione così ridefiniti, siamo in presenza di una svolta epocale. Intanto, all’interno di questa transizione che non sappiamo quanto tempo durerà, noi, a Brindisi, dove abbiamo dei pezzi importanti di università – di Lecce e di Bari -, che cosa possiamo fare? Qui il senso di responsabilità delle classi dirigenti (ceto politico, imprenditori, sindacati, associazioni di categoria) deve prevalere sui campanilismi e i municipalismi. Bisognerà partire da alcune domande-chiave: quale università vogliamo? Oppure: per che cosa, per innescare quali processi di sviluppo? Quale dovrebbe essere la sua “mission” in un territorio come il nostro che ha determinate caratteristiche e non altre? Anzitutto, ammesso che le sedi decentrate sopravvivano ai criteri iugulatori imposti dalla riforma in atto, primo tra i quali un numero molto alto di professori garanti (almeno 12 per le lauree triennali), resta da risolvere il problema centrale. Che è quello di creare un’offerta formativa non dispersiva e frammentata, ma internamente coerente attorno ad un progetto specifico, con cui costruire un modello di sviluppo innovativo e qualitativamente adeguato. Così, se Brindisi vuol essere al contempo una città d’acqua e una città d’arte, dovrà essere conseguente, nel senso di puntare sulla vocazione del turismo con una messa in valore imprenditoriale dei beni enogastronomici (in una con l’appena costituito distretto agroalimentare) e soprattutto dei beni (e delle attività) culturali, ma contestualmente puntare sulle infrastrutture di terra (Alta Velocità), quelle relative ai collegamenti interportuali e l’industria collegata (il Distretto nautico) e quelle di cielo (il potenziamento della rete aerea). Come pure, non possiamo rinunciare al patrimonio industriale consolidatosi negli anni. Anche a questo riguardo, abbiamo bisogno di istituire una connessione sinergica tra il ragguardevole “know how” di cui disponiamo - cittadella della ricerca, distretto aeronautico, polo chimico - e il sistema delle imprese, specie quelle che possono ulteriormente essere alimentate da “fall-out” scientifico e tecnologico (in campo biomedico e nel monitoraggio dell’inquinamento dell’ambiente). Abbiamo bisogno, dunque, di rimodulare l’offerta formativa dei nostri pezzi di università, riorientandone gli assi strategici e di ricerca. Senza perdere tempo e con la consapevolezza che dobbiamo lavorare sodo, se non vogliamo che il divario tra Nord e Sud continui ad aggravarsi e se vogliamo rispondere alle sfide della globalizzazione.
Prof. Francesco Fistetti, Consigliere Provinciale


sabato 21 novembre 2009

mercoledì 18 novembre 2009

ALIENAZIONE DI ALCUNI BENI IMMOBILI COMUNALI IN ORIA ALLA VIA OSPEDALE VECCHIO N. 7

Vorremmo sapere perché la data per lo svolgimento della vendita di alcuni beni immobili comunali siti in Oria alla Via Ospedale Vecchio n. 7, inizialmente fissata nel bando del 6.10.09 per il giorno 16.11.2009, è stata spostata al 20.11.2009?
Ed inoltre, e sopratutto, vorremmo sapere perché anche la data ultima per la presentazione delle offerte è stata spostata dal 15.11.2009 al 19.11.2009?
E quante e quali domande sono state depositate entro il termine ultimo delle ore 12.00 del 16.11.2009?
Ed ancora vorremmo sapere perché di questo rinvio è stata data notizia solo in data odierna 18.11.2009? con il seguente annuncio sul sito internet del Comune di Oria:
Primo Piano
RETTIFICA DATA APERTURA ASTA
Notizia del 18/11/2009
NUOVA DATA APERTURA ASTA PUBBLICA ALIENAZIONE IMMOBILI?

E vorremmo sapere anche: di questo rinvio è stata data notizia con altra idonea forma di pubblicità nei giorni precedenti, pubblicità comunque equivalente a quella adottata per la pubblicazione e la diffusione del bando del 06.10.2009?
E ci si domanda ancora: saranno ritenute valide le offerte depositate prima del 18.11.2009 ma dopo il 16.11.2009? e quante e quali offerte sono state depositate in tale lasso di tempo?
E quante e quali offerte sono state depositate tra il 18.11.2009 e il 19.11.2009?
Tutte domande che avranno certamente una risposta!
Ma, ci si chiede infine e si chiede a tutti e a chiunque: è questo un modo di procedere efficiente e trasparente?
La data per l'espletamento dell'asta potrebbe anche essere rinviata per ragioni e motivi che riteniamo debbano essere in ogni caso articolati e resi pubblici; ma spostare anche la data per la presentazione delle offerte significa consentire in modo surrettizio di modificare le regole dell'asta pubblica.
Ma si può, è possibile, è tollerabile, è giusto, modificare il termine ultimo per la partecipazione quando la procedura indetta per la partecipazione si sta ancora svolgendo secondo regole ben precise e diverse, già previste da un apposito bando?
Non ci sembra davvero un bell'esempio di agire amministrativo, ma ovviamente verificheremo l'ulteriore svolgersi della procedura e valuteremo le risposte alle domande di cui sopra.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Oria

PARTITO DEMOCRATICO: SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI – AUMENTO TARSU

E siamo alle solite: il Sindaco Ferretti e la sua amministrazione di nuovo con le mani nelle tasche dei cittadini. Ancora una volta il Sindaco Ferretti e la sua amministrazione mettono le mani nelle taschedei cittadini a fronte dell'offerta di servizi inefficienti ed insufficienti: aumento dell'addizionale IRPEF, aumento della TARSU ( aumento del 20% per le abitazioni e del 25-30% per gli immobili commerciali e ad uso diverso), aumento del costo per i suoli cimiteriali, aumento del costo per i lotti alla zona artigianale! E poi ancora: autovelox selvaggio, parcheggi a pagamento. Al già consistente aumento della TARSU (il nostro “caro” Sindaco aveva parlato solo di un euro al giorno!), si somma l'addizionale provinciale del 15% e ciò nella confusione più totale: nelle cartelle inviate dove non si dà conto delle cifre e del perchè degli aumenti, né delle delibere e dei provvedimenti della Giunta Ferretti che questi aumenti ha deciso. Il cittadino oritano è un contribuente di serie B perchè in barba ai principi di chiarezza e trasparenza e contro i principi e le norme dello statuto del contribuente, dopo averlo ulteriormente vessato, nessuno lo informa in modo preciso, chiaro, completo ed esaustivo del perchè e del quanto debba pagare: l'importante è che paghi perchè per l'amministrazione Ferretti l'importante è fare cassa!
Oria, 19 novembre 2009
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico

venerdì 13 novembre 2009

Lo dicevo io: ormai è campagna elettorale per le regionali. Giovanni Taurisano......

Cliccare sull'immagine per visitare il gruppo FB.
Alle scorse elezioni provinciali abbiamo assistito ad un fenomeno mediatico messo in piedi su internet dal candidato oritano alla carica di Consigliere Comunale Mino Recchia, il quale ci ha anche sollazzato con dei simpatici ed originali video su Youtube. Adesso è la volta di tale Giovanni Taurisano, mezzo oritano, mezzo francavillese, il quale, collaborato da qualche persona cara, da circa un mese è partito all'attacco tempestando con "proposte di amicizie su Facebook" tutti i residenti della zona. Mi riferiscono che appena una persona contattata accetta di diventare "suo amico" scatta la fase successiva: arriva un messaggio con il quale informa che si candiderà alle prossime elezioni regionali e che ha bisogno di appoggio.
Sempre su Facebook è stato costituito un gruppo (che alle ore 07,24 del 13.11.09 conta già 511 iscritti, fra i quali anche molti oritani) denominato"Per chi vuole il dott. Taurisano alla Regione".
Anche io ho ricevuto un invito a diventare amico del suddetto signore (che fra l'altro non conosco personalmente) ma avendo capito che poteva trattarsi di una richiesta finalizzata a ........... ho rifiutato. Sempre a titolo informativo dico che non faccio parte del citato gruppo di Facebook.
Concludendo possiamo affermare che se vengono confermate le candidature di Mimino Ferretti e di Egidio Conte i candidati oritani potrebebro essere almeno 3 e, a mio modesto parere, le possibilità che qualcuno di essi riesca a sedere fra i banchi del Consiglio Regionale, si affievoliscono notevolmente.

lunedì 9 novembre 2009

Pdl: costituito il coordinamento provinciale. Ad Oria la sez.locale del PDL (chi sono? Boh!?!) propone il sindaco come candidato alle regionali.

(Fonte www.brundisium.net, 09.11.09)
Il coordinamento nazionale del Pdl, accettando le proposte del coordinatore provinciale di Brindisi, l’onorevole Luigi Vitali, ha costituito il coordinamento provinciale del partito a Brindisi.
Sono stati invitati a far parte dell’organismo politico, l’avvocato Maurizio Friolo in qualità di vice coordinatore vicario; Nicola Ciracì e Nicola Scianaro rispettivamente come capo gruppo e vice capo gruppo alla Provincia di Brindisi. Luca De Netto e Paride Margheriti saranno responsabili provinciali dei giovani del Pdl.
Nel coordinamento provinciale entrano a far parte anche Gregorio Anglani, Livia Antonucci, Luigi Boggia, Cosimo Bungaro, Francesco Cascione, Guglielmo Cavallo, Francesco Civino, Giuseppe Colucci, Massimiliano Cozzi, Pasquale D’Agnello, Antonio D’Autilia, Giuliana De Coco, Damiano De Punzio, Antonio Galizia, Pietro Iurlaro, Cesare Mevoli, Raffaele Missere, Giuseppe Natale, Enrico Ortese, Pierangelo Pinto, Antonio Polito, Franco Prettico, Giovanni Ribezzo, Angelo Rizziello, Pietro Saladino, Mario Saponaro, Lucia Scarciglia, Pancrazio Scarpello e Nicola Semeraro (manco uno di Oria).
Fanno parte dell’organismo, in qualità di membri di diritto: i consiglieri regionali Giuseppe Marinotti e Marcello Rollo ed il senatore Michele Saccomanno.
Il coordinatore provinciale on. Luigi Vitali, esprimendo soddisfazione per la ratifica delle sue proposte ha affermato che entro la fine della settimana insedierà il coordinamento provinciale perchè si cominci la normale attività del partito.
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ORIA - La sezione del Pdl propone il sindaco per le elezioni regionali.
(Fonte: La gazzetta del mezzogiorno online, 08.11.09)

• ORIA. Cosimo Ferretti, sindaco e consigliere provinciale per il Pdl, è stato indicato dalla sezione locale come candidato per le elezioni regionali del prossimo anno.
Ferretti, che è anche presidente dell’Ato Br/2, nelle consultazioni elettorali in cui è stato impegnato ha ottenuto sempre ampi consensi.
«Inoltre - fanno sapere i responsabili del Pdl di Oria - la sua amministrazione ha ottenuto lusinghieri risultati negli ultimi anni e altri progetti sono in cantiere da qui alla fine del mandato. Anche come consigliere provinciale e come presidente dell’Ato ha ottenuto importanti riconoscimenti».
Ferretti, dunque, è stato proposto come candidato. Ovviamente, saranno i vertici provinciali del Pdl a decidere se sarà tra gli esponenti del partito in lizza per uno dei posti di consigliere regionale.
A quanto pare, altri politici oritani potrebbero entrare nelle liste dei vari partiti ma ancora nessuno ha ufficializzato la propria candidatura, cosa che invece ha deliberato il Pdl di Oria che ora attende conferma per quel che riguarda Ferretti.
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domenica 8 novembre 2009

Ormai è campagna elettorale per le prossime elezioni regionali.

Il francavillese Euprepio (Uccio) Curto continua a scaldarsi i muscoli per un suo rientro a Palazzo Madama alle prossime elezioni politiche. Per farlo deve superare prima delle tappe, deve ri-guadagnarsi quel necessario consenso popolare di cui godeva prima che venisse trombato a causa della sua scivolata su una buccia di banana del famoso finto russo e del casinò a Fasano.
Sul quotidiano Senzacolonne di ieri abbiamo letto che alle prossime regionali l'UDC in terrà di Brindisi correrà con una donna e sei uomini (ex senatur Uccio compreso), con la speranza di riuscire a raggranellare i voti necessari per ottenere uno scranno nella massima assise di terra di Puglia. Eh... si giusto uno scranno, a mio parere, potranno sperare di ottenere detti magnifici 7, fra i quali anche due punte di diamante della lista civica del Presidente Ferrarese. Nessuno scommetterebbe che ad occupare quell'ipotetico scranno non sarà il Curto.
Quindi in terra di Brindisi ben 6 portatori d'acqua (con le orecchie .... dicesi ad Oria) per far si che il francavillese si rialzi dalla polvere e ritorni sugli altari della politica nazionale. Fra questi "equini di scuderia" sempre a dire di Senzacolonne dovrebbe esserci anche l'oritano Egidio Conte (ex socialista ed ex F.I.) imposto dall'alto direttamente dal Max Ferrarese e..... e per la qual cosa, secondo una vox populi locale, il rinnovato UDC oritano avrebbe storto il naso.
Stando a quanto ha dichiarato Buttiglione l'UDC dovrebbe correre da solo e la Poli Bortone dovrebbe essere la candidata alla presidenza.


Caro Franco,
ho letto con attenzione quanto da te riportato sul tuo blog circa una mia eventuale candidatura alle prossime regionali, e, per la stima che ho nei tuoi confronti, ritengo opportuno fare alcune precisazioni sulle tue considerazioni e conclusioni alle quali sei arrivato.
Intanto mi preme sottolineare che la mia eventuale candidatura, sino ad oggi, è ancora una ipotesi sulla quale sto pensando, facendo le mie opportune valutazioni a 360°.
La mia storia politica, e sottolineo la mia storia, dimostra che non sono mai stato al gioco di alcuno ed ancor meno portatore d'acqua di chicchessia, ma ho sempre lottato in prima persona per portare avanti la mia idea e quella di tanti amici che interpretano la politica come partecipazione e, se possibile, soluzione dei problemi.
Se sarò candidato, come oritano ed espressione del Presidente Ferrarese, nella lista Unione di Centro-Lista Ferrarese, mi sforzerò, per quanto possibile per intercettare, da oritano, come ho fatto nel passato, le esigenze di questa comunità, a cui chiederò, come anche a te, di stringersi, se ne vale la pena, intorno ad un candidato locale, chiunque esso sia.
Ti posso intanto aggiornare che L'Unione di centro-Lista Ferrarese, non andrà nè da sola, nè con Io Sud da sola, nè la Sen. Poli Bortone sarà la candidata presidente di queste 2 liste, ma a breve sarà chiaro a tutti l'apparentamento che la lista avrà con una delle due coalizioni principali.
In virtù di questo ognuno prenderà le proprie decisioni e non è peregrina l'ipotesi che la lista possa esprimere in Provincia di Brindisi i resti maggiori e di conseguenza anche due eletti e ciò che verrà dopo si vedrà.
A decisione avvenuta sarà mia cura contattare e sensibilizzare gli amici, cittadini, altre forze politiche sul territorio, movimenti e soprattutto l'UDC di Oria con cui c'è un rapporto di fiducia e stima verso un direttivo legittimato dai vertici del partito e che sta lavorando in modo egregio.
Caro Franco, in definitiva, se tutto ciò dovesse concretizzarsi sappi sin da ora che nella tua vignetta puoi rimuovermi dai muli e inserirmi tra i cavalli di razza.
Caro Franco, questa è l'occasione di stringersi intorno ad un candidato locale, chiunque esso sia, così come è stato fatto alle Europee con l'Avv.Pesce, per far sì che Oria, una volta tanto, possa essere rappresentata nei posti che contano.
Ad Maiora..
Ti saluto con affetto
Egidio Conte
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Carissimo Egidio,
ti ringrazio per questo tuo prezioso contributo al mio blog. Non a caso nella nuova struttura del blog in calce ad ogni post adesso è leggibile la scritta QUI IL TUO PARERE CONTA!.... ed il tuo è un parere che certamente conta.
Avrai sicuramente capito che tutto ciò che ho scritto nell'odierno articolo che ti riguarda non è frutto della mia fantasia ma è la sintesi del contenuto di articoli di stampa e di video presenti su YouTube. Anche la vox populi da me riferita proviene da fonte attendibilissima degna di fede. Non voglio dilungarmi in questa risposta. Ti rispondo in modo schematico per punti, iniziando dalla fine del tuo commento:
1)- ho scritto EQUINI DI SCUDERIA e non muli. Pertanto non ho classificato te e gli altri 5 della vignetta dei muli (con tanto di rispetto anche per detti quadrupedi).I cavalli appartengono agli equini e usando il termine di scuderia non ho pensato minimamente di disprezzarti o mancare di rispetto alla tua persona (fra l'altro ti ho classificato punta di diamante della lista Ferrarese), in quanto come tu ben sai, solitamente i cavalli di razza appartengono ad una scuderia. Quindi, come certamente avrai capito, con quella metafora ho voluto semplicemente affermare che tu e gli altri 5 della vignetta eseguireste comunque degli ordini di partito..... in particolar modo tu, avendo sempre seguito e rispettato gli ordini del partito in cui hai militato fino a poco tempo fa. Mi riferisco a Forza Italia. Lo stesso partito in cui ho avuto l'infelice idea di mettere piede per pochi mesi e nella cui lista mi sono candidato nelle amministrative del 2006, raccogliendo quella manciata di 50 voti che non mi hanno consentito di sedere in Consiglio Comunale ma che hanno contribuito affinché tu ed altri due della lista veniste eletti Consiglieri. A cosa mi riferisco circa il comportamento? Vuoi che ti faccia un esempio? Una sera del 2007 hai accettato passivamente che venisse nominata assessore una certa persona nonostante fino a poche ore prima avessimo deciso il contrario insieme ad amici. Non puoi non riconoscere che ciò portò ad una irreparabile frattura all'interno del partito. Da quel momento in poi i rapporti si inasprirono fra le due fazioni createsi e man mano non si fecero più riunioni. Vabbò... tiramm'innanzi ... acqua passata!
2)- hai scritto: "La mia storia politica, e sottolineo la mia storia, dimostra che non sono mai stato al gioco di alcuno ed ancor meno portatore d'acqua di chicchessia".
Ti dico che da buon politico MAI DEVI DIRE MAI e non è mai troppo tardi per fare l'esperienza del PORTATORE D'ACQUA, volontariamente o involontariamente. Ogni
candidato parte con l'idea di portare acqua al proprio mulino.... ad urne aperte poi invece può scoprire che i suoi voti sono serviti ad altri... specie poi se scopri che dall'alto qualcuno ti impone la LOGICA DEGLI INCARICHI AGLI ELETTI, pur in assenza di una minima regola scritta;
3)- hai scritto: "......le esigenze di questa comunità, a cui chiederò, come anche a te, di stringersi, se ne vale la pena, intorno ad un candidato locale, chiunque esso sia."
Non ho votato al I° turno delle provinciali (lo prova la mia tessera elettorale) e non voterò alle regionali. Ho votato al II° turno delle provinciali quando mi sono reso conto che Ferrarese poteva vincere o perdere per una manciata di voti ed il mio voto poteva essere determinante. Non potevo rischiare di rimproverare a me stesso in
seguito di non aver fatto nulla per evitare che il "nostro amico Vitali" e i suoi amici governassero la nostra provincia. Alle europee ho votato e fatto votare l'Avv. Pesce non solo perché era l'unico candidato oritano ma anche perché era Giovanni Pesce (verso il quale io non avevo e non ho tuttora alcuna riserva) e non quel "chiunque esso sia" che tu dici. Se decideranno di candidarti alle prossime regionali e se tu deciderai di accettare, ti faccio fin d'ora i miei migliori auguri e se il mio blog sarà ancora online concederò a te (ma anche ad altri eventuali candidati locali) tutto lo spazio necessario per pubblicizzarvi gratuitamente come già fatto in occasione delle ultime elezioni provinciali. Ovviamente abuserò ancora una volta dei video di Antonio Albanese (Cetto la Qualunque) per rendere divertente il tutto.
Ti aggiungo che alle provinciali non ho votato perchè ero e sono favorevole all'abolizione delle province. Oggi ho deciso di non votare alle regionali perché ho delle forti riserve nei confronti dei partiti e sul modo di essi di fare politica. Aggiungo ancora che mai voterei per Egidio Conte abbinato ad Uccio Curto, in quanto ritengo che il tizio dopo tante belle stagioni in politica dovrebbe decidere di appendere le scarpe al chiodo e dare spazio ad altri. In verità, inoltre, non posso nascondere che non gli perdonerò mai la storia del finto russo. Ed ancora, io e te carissimo Egidio, non possiamo dimenticare che non ha fatto un gran ché fin quando ne ha avuto le possibilità, nella sua veste di massimo responsabile provinciale di AN, di raddrizzare quella famosa "quinta colonna dell'UDC oritana" di cui parlava in un comunicato stampa datato 2007 che si è rivelato poi tutto fumo e niente arrosto.
E.... dulcis in fundo ...... proprio perchè i nostri rapporti personali sono sempre stati permeati di reciproca lealtà, amicizia e sincerità, devo confessarti che sono rimasto profondamente deluso per il tuo comportamento "alla Ponzio Pilato" all'interno dell'associazione ArcheoclubItalia, della quale io e te siamo fra gli 8 SOCI FONDATORI. Io non avrei MAI permesso che un Barsanofio Chiedi, o chicchessia, appoggiato da qualche altro onorabile oritano, facesse a TE ciò che è stato fatto nei miei confronti. Per non appesantire il discorso, per capire a cosa mi riferisco puoi leggere cliccando QUI.
Quindi consentimi di dirti che il rapporto di reciproca stima e fiducia che avevamo in passato si è notevolmente incrinato.... direi in modo irreversibile dopo oltre 10 mesi di sorprusi nei miei confronti da te tacitamente avallati. Pur essendo già stato 4 volte querelato non sono stato mai rinviato a giudizio, né ho mai conosciuto le patrie galere se non per rinchiudere dei lestofanti!
Auguri.
P.S.: Non pensi sia ora di fare opportune dichiarazioni in Consiglio Comunale circa la tua posizione? Sbaglio o risulti ancora essere il capogruppo di F.I.?

sabato 7 novembre 2009

ORIA - PARTITO DEMOCRATICO: Ottimo risultato alle primarie di ottobre secondo il segretario cittadino.

Ottimo risultato alle primarie del 25 Ottobre: hanno votato 287
concittadini!!!

Voglio esprimere la mia soddisfazione per il grande risultato ottenuto alle Primarie del 25 ottobre.

Insieme con i tanti iscritti del mio partito, abbiamo vissuto la fase antecedente le primarie mettendo in campo tutte le nostre energie e aprendoci al confronto con passione e tenacia, esprimendo con estrema chiarezza, fin dall’inizio, le nostre posizioni, i nostri ideali e le nostre speranze.
Ringrazio tutti coloro che hanno mostrato, attraverso il voto, di credere nel nostro progetto politico, un progetto reale e concreto. Coloro che, sin dalla fase dei congressi dei circoli, hanno, con i loro interventi, le loro parole e la loro presenza arricchito il dibattito e sostenuto le nostre posizioni.
Sono profondamente soddisfatto per la grande partecipazione e per il risultato che, a livello nazionale , ha portato alla vittoria Pierluigi Bersani, con la certezza che questo significherà l’inizio di una nuova stagione con un Partito Democratico più forte e più vicino agli elettori.
Faccio anche i miei sinceri auguri al neo segretario del PD Puglia Sergio Blasi, che presto avremo ad Oria, con la speranza che riuscirà ad aprire la strada verso una politica differente da quella fatta fino ad oggi, più aperta alla gente comune, più vicina agli elettori, riuscendo a riavvicinare i tanti che, nel corso degli ultimi anni, hanno perso fiducia nel Partito Democratico.
Per tornare ad essere un partito forte ad Oria c’è bisogno di persone che facciano politica con il cuore, con passione e spirito di sacrificio; c’è bisogno di una opposizione chiara e forte al governo di centro-destra.
Augurando un buon lavoro all’Assemblea Regionale del Partito Democratico, ringrazio ancora una volta tutti coloro che, in modo diverso, hanno contribuito al raggiungimento di un così grande risultato.
Il Segretario del Partito Democratico Sezione di Oria
Claudio Zanzarelli

giovedì 5 novembre 2009

Il circolo del Partito Democratico di Oria informa che:

.............. è stato approvato, nella seduta di Giunta regionale del 3 novembre u.s., il bando teso a formare i disoccupati - inoccupati della Puglia che non beneficiano di altre misure di sostegno al reddito o di pensione e che abbiano un età fra i 50 e i 65 anni.
Il provvedimento è finanziato con 5 mln di euro del FSE e prevede corsi professionalizzanti della durata di 300 ore e per 3 mesi con un numero di destinatari fra i 9 e i 18 per aula, al costo di 20 euro ora di cui 5 a favore del disoccupato come indennità di frequenza.
Complessivamente i disoccupati ultracinquantenni percepiranno 1500 euro nel mentre verranno formati per essere immessi sul mercato del lavoro da enti ed organismi di formazione professionale che potranno così dimostrare le proprie competenze.
Il bando, che si accompagna ad altri varati dalle Province a seguito della delega di funzioni e competenze trasmessa dalla Regione, servirà non solo a sostenere e riqualificare questa parte del mondo del lavoro che è fra le più marginali ed emarginate ma anche a consentire agli Enti di formazione accreditati di sperimentare processi di “formazione continua” di qualità e a riprendere la propria tradizionale attività.
Segreteria del Partito Democratico - circolo di Oria

lunedì 5 ottobre 2009

Oria - Nasce Sinistra e Libertà

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Domenica 4 ottobre presso il Cine Teatro Gassman, alla presenza del Prof. Mario Fistetti e del Responsabile Provinciale del Movimento per Sinistra Dott. Tony Matarrelli, si è tenuta l’assemblea fondativa del circolo di Sinistra e Libertà di Oria.
La nuova formazione politica, è nata da un progetto che vede le diverse anime della sinistra e ambientaliste, per la prima volta organicamente unite in un percorso che accomuna le migliori esperienze della sinistra locale e nazionale.
Obbiettivo prioritario, è la costituzione di una forza capace di rappresentare in Oria un’alternativa di governo credibile all’attuale amministrazione di centrodestra, la cui inefficienza ha prodotto un degrado sociale, politico e urbano senza precedenti.
Bisogna, ancora, stimolare e promuovere il confronto con tutte le altre forze politiche del centrosinistra tramite la costituzione di un tavolo comune delle opposizioni, embrione di quella che dovrà essere la futura coalizione che si confronterà con l’Amministrazione Ferretti alle elezioni del 2011.
Si è stabilito, inoltre, di attivare sin da subito una serie di iniziative politiche di mobilitazione e approfondimento sui temi che maggiormente richiedono un intervento pubblico, primo fra tutti la sanità sociale, con l’internalizzazione di tutti quei servizi che attualmente vengono gestiti da società private, qual è per esempio il servizio di emergenza sanitaria del 118, per poi continuare con le politiche scolastiche, il lavoro e l’occupazione giovanile.
La costituzione di Sinistra e Libertà, rappresenta una grande occasione di impegno politico per tutti coloro che non vedono spazi di agibilità e confronto nei partiti tradizionali oramai privi di un‘autentica scala di valori e senza identità, uno spazio libero i cui contenuti vengono decisi quotidianamente da tutte le donne e gli uomini che vogliono concretamente cambiare, rendendola più solidale, la società in cui viviamo.
Coordinatore della nuova forza politica, è stato nominato l’Avv. Cosimo Assanti.

Coordinamento Sinistra e Libertà - Oria

lunedì 7 settembre 2009

Scontro istituzionale sulla sicurezza. Scambio al vetriolo tra Ferrarese e Mantovano. Fistetti interviene.

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Fistetti: "parole di Mantovano sono di gravità inaudita"
Le parole pronunciate dal sottosegretario Alfredo Mantovano sul conto del presidente della Provincia Massimo Ferrarese, a margine dell’ultimo summit del Comitato provinciale per l’ordine e per la sicurezza, sono di una gravità inaudita.
Affermare che il presidente della Provincia di Brindisi ha “un curriculum tutt’altro che legalitario” suona palesemente offensivo ed ingiurioso non solo nei confronti dell’interessato, ma anche verso l’intero Consiglio Provinciale, di cui Ferrarese è la massima espressione istituzionale.
Siamo ben oltre i toni propagandistici di una campagna elettorale, che registra sempre asperità e contrapposizioni, ma da cui un sottosegretario nel pieno esercizio delle sue funzioni dovrebbe rifuggire, perché le parole in questione contengono un’esplicita delegittimazione politica di una carica istituzionale. Tanto più inaccettabile non solo perché la campagna elettorale è finita da un pezzo, ma soprattutto perché destituita di ogni fondamento.
Infatti, se così non fosse, la responsabilità dell’on. Mantovano sarebbe enorme, poiché priverebbe il Consiglio provinciale, l’opinione pubblica e la stessa magistratura degli elementi di conoscenza che eventualmente suffraghino il giudizio da lui formulato, che fino a prova contraria resta denigratorio della persona e dell’Istituzione che rappresenta.
Inoltre, siamo tutti convinti che né la Provincia di Brindisi né il Comune di Brindisi possano essere messi sullo stesso piano del Comune di Fondi inquinato da infiltrazioni malavitose, e che l’on. Mantovano e il governo Berlusconi si sono rifiutati di sciogliere, così come etica e politica, rettamente intese, avrebbero richiesto.
Dal punto di vista dell’ordine pubblico e del controllo del territorio, dobbiamo arrivare ad una situazione del genere per potenziare in termini quantitativi e qualitativi la presenza delle forze dell’ordine?
Prof. Francesco Fistetti consigliere provinciale
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QUI DI SEGUITO NOTIZIE DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 6.9.09

IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO
«Il curriculum “legalitario” di Ferrarese non autorizza illusioni ma ora che ha una carica ci si attendeva un taglio diverso»
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
«Ho solo espresso insoddisfazione per quanto emerso dall’incontro e ora ricevo un attacco frontale e personale non provocato»

Scontro istituzionale sulla sicurezza. Scambio al vetriolo tra Ferrarese e Mantovano.

• Che il vertice sulla sicurezza e sull’ordine pubblico a Brindisi e Provincia si fosse rivelato deludente per i rappresentanti degli enti locali, lo si era capito subito. Ma che si fosse consumato un vero e proprio strappo -
destinato ad acuirsi a colpi di comunicati stampa - non lo si sarebbe immaginato. Da un lato i rappresentanti degli enti locali - il sindaco Domenico Mennitti (Pdl) ed il presidente della Provincia Mas - simo Ferrarese (centrosinistra e Udc) - e dall’altro i rappresentanti del Governo, il prefetto di Brindisi Domenico Cuttaia ed il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano (Pdl). Per Ferrarese, l’incontro «sembrava un convegno più che un comitato per la sicurezza, dove ci si è limitati a ribadire la necessità di denunciare le intimidazioni senza valutare la necessità di potenziare gli organici delle forze dell’or dine sul territorio». È seguita la nota del prefetto (riportata accanto) e, in serata, il comunicato dell’on. Mantovano, che dice: «La puntuale nota del prefetto conferma i dati forniti in modo chiaro nel Comitato allargato: nei turni di notte per le strade di Brindisi e provincia lavorano 120 uomini per attività di prevenzione e 260 in totale per servizi di vario tipo, in un contesto che vede operanti nello stesso territorio un numero complessivo di 1814 unità nell’arco delle 24 ore, fra Polizia, Carabinieri e Finanza: 128 in più rispetto a un organico disegnato all’epoca della Sacra corona unita.
Nonostante questo - scrive Mantovano - il presidente Ferrarese insiste sulla cifra falsa, da nessuno mai enunciata, di sole 22 unità complessive. Se l’obiettivo da raggiungere è far crescere il numero delle denunce degli estorsori, Ferrarese in questo modo lancia - spero inconsapevolmente - un messaggio opposto e devastante: perché denunciare se le forze dell’ordine sono così scarse?».
E ancora: «È la prima volta che riscontro in un rappresentante del territorio un Atteggiamento così pericoloso.
È vero che il curriculum “le galitario” di Ferrarese non autorizza illusioni: da presidente di Confindustria Brindisi si era espresso contro la proposta di Confindustria Sicilia di sanzionare gli imprenditori che pagano il pizzo»; «mentre durante la campagna elettorale si era segnalato per aver affidato un suo comitato elettorale alla gestione di un noto pregiudicato brindisino».
«Ho chiesto di incontrare l’on. Mantovano - è stata la secca replica del Presidente della Provincia Massimo Ferrarese, raggiunto telefonicamente, per cercare, con il contributo dei rappresentanti istituzionali, di risolvere il problema - criminalità. Ora mi ritrovo con un attacco frontale. È una vergogna». Per quanto riguarda il curriculum “le galitario”, Mantovano può solo prendere esempio da me. Ho sempre sostenuto a livello nazionale e locale che va denunciata qualsiasi forma di estorsione. Quando ero presidente degli industriali ho sempre detto che avrei sostenuto quanti avrebbero denunciato simili situazioni». Sui comitati elettorali, «è lo stesso attacco da lui ricevuto in campagna elettorale. E già avevo detto che non potevo conoscere tutte le persone che frequentavano le decine di miei comitati elettorali nella provincia. A differenza sua che avrebbe dovuto conoscere personaggi che supportavano in modo evidente il suo partito. Infine, non accetto che mi si mettano in bocca parole mai dette. Ho parlato sempre del grande lavoro delle forze dell’ordine ed è perciò che io sono e sempre sarò al loro fianco».
Poi è giunta la nota del senatore Salvatore Tomaselli (PD): «L’on. Mantovano, la cui presenza era stata opportunamente sollecitata da Ferrarese, dopo una preoccupante sequenza di atti intimidatori ai danni di attività economiche, si è limitato a chiedere che gli imprenditori denuncino. Mi sembra poco da parte del rappresentante del Governo e, per certi aspetti, anche offensivo verso i tanti rappresentanti di imprenditori e dell’antiracket che affollavano l’incontro». Rincara la dose il presidente provinciale dell’Udc Euprepio Curto: «La lotta al racket
la si fa con le denunce, ma le denunce vengono naturalmente quando i cittadini avvertono la presenza dello Stato».
Mentre con Mantovano si è schierato l’on. Luigi Vitali , segretario provinciale del Pdl: «Il sottosegretario è stato efficace nel tratteggiare la personalità di chi utilizza la funzione pubblica solo per avere una vetrina da sfruttare mediaticamente a proprio favore e per trasferire l’attenzione dell’opinione pubblica dai problemi reali che egli dovrebbe risolvere, ad altre questioni».

giovedì 3 settembre 2009

Si ritorna sulla mozione di sfiducia al sindaco.

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Oria

Al Signor Segretario Generale del Comune di Oria

Al Signor Sindaco del Comune di Oria

Al Signor Prefetto di Brindisi

Richiesta di convocazione di consiglio comunale per la discussione e l'eventuale votazione della mozione di sfiducia al Sindaco di Oria Cosimo Ferretti ex art. 53 ter Statuto del Comune di Oria e art. 52 D.Lgs. 267/00 depositata in data 27.07.2009.

I sottoscritti consiglieri comunali D'Ippolito Domenico, Marinò Giancarlo, Malva Giuseppe, Cacciatore Vincenzo, Carone Tommaso, Marinò Mauro, Metrangolo Antonio, Conte Egidio, Fullone Antonio, De Nuzzo Luciano
Premesso che:

in data 27 luglio 2009 veniva depositata mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Oria Cosimo Ferretti ai sensi dell'art. art. 53 ter Statuto del Comune di Oria e dell'art. 52 D. Lgs. 267/00;

che con avviso prot. 15223 del 14.08.09 il Presidente del Consiglio Comunale convocava il Consiglio Comunale per il 20.08.09 in seduta straordinaria di prima convocazione indicando quale unico punto all'ordine del giorno la trattazione della mozione di sfiducia;

alla seduta del 20.08.09 dichiarata regolarmente aperta, il consigliere Tommaso Carone illustrava la mozione di sfiducia mentre il consigliere Francesco Greco dava lettura di un documento a firma di dieci consiglieri comunali;

appena terminata la lettura del documento, i dieci consiglieri comunali firmatari, in essi compreso il Presidente del Consiglio, e il Sindaco abbandonavano l'aula consiliare;

il consigliere comunale anziano Antonio Fullone, assunte le funzioni di Presidente, preso atto dell'abbandono dell'aula da parte dei dieci consiglieri e del Sindaco verificava il numero legale e constatava la presenza in aula di soli nove consiglieri;

in applicazione dell'art. 18 del Regolamento del Consiglio Comunale la seduta veniva quindi sospesa e, preso atto e verificato che trascorsi trenta minuti dalla sospensione senza che fosse presente in aula almeno la metà più uno dei componenti il Consiglio il presidente toglieva la seduta.

Considerato che:

nella seduta svoltasi il 20.08.2009 non è potuta utilmente proseguire la discussione sull'unico punto all'odg costituito dalla mozione di sfiducia contro il Sindaco Ferretti a causa dell'abbandono dell'aula da parte di dieci consiglieri, in essi compreso il Presidente del Consiglio, e il Sindaco che facendo mancare il numero legale hanno reso impossibile la prosecuzione della discussione;

il Regolamento del Consiglio Comunale, pur consentendo (comma 10 art. 2) di non indicare nell'avviso di prima convocazione la data della seconda convocazione, prevede che un consiglio comunale la cui seduta regolarmente aperta non potè proseguire per essere venuto a mancare il numero legale (art. 4 comma 1) deve essere nuovamente riunito in seduta di seconda convocazione (art. 3 comma 1) con avviso che deve essere recapitato ai consiglieri nei termini e nei modi di cui all'art. 2 (così comma 2 art. 3);

ad oggi alla seduta di prima convocazione del 20.08.09 non è seguita da parte del Presidente del Consiglio la seconda convocazione del Consiglio Comunale;

Valutato che:

di particolare gravità appare il comportamento del Presidente del Consiglio il quale abbandona l'aula consiliare insieme ad altri consiglieri nel consapevole disegno di far mancare il numero legale così da paralizzare il funzionamento del Consiglio Comunale e impedire la discussione e la votazione sulla mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di minoranza;

tale comportamento si pone in assoluto contrasto con i tratti essenziali della funzione di Presidente del Consiglio che dovrebbe improntare il suo operato a neutralità e imparzialità rispetto all'indirizzo politico della maggioranza, peraltro riconosciuti ed affermati anche dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato;

Evidenziato che:

ad oggi e pur essendovi obbligato per regolamento, il Presidente del Consiglio non ha ancora provveduto a indire seduta di seconda convocazione del Consiglio Comunale con all'o.d.g. trattazione della mozione di sfiducia contro il sindaco Ferretti presentata in data 27.07.09;

l'artificio dell'abbandono dell'aula e del conseguenziale venir meno del numero legale e la prolungata inerzia del Presidente del Consiglio nel provvedere alla seconda convocazione del Consiglio in violazione del Regolamento in vigore, che Egli sconosce o del quale vuole fare applicazione arbitraria e di parte, di fatto hanno reso impossibile la discussione e l'eventuale votazione sulla mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di opposizione;

l'operato e il comportamento tenuti dal Presidente del Consiglio non sono confacenti a quelli del rappresentante di tutto il collegio nella sua unità istituzionale e garante del corretto funzionamento dell'organo consiliare;

tale situazione e i comportamenti testè denunciati arrecano un gravissimo vulnus prima di tutto alle funzioni e alle attribuzioni del Consiglio Comunale, organo sovrano della rappresentanza e della volontà popolare, e poi allo
svolgersi della dialettica e del confronto democratico;

tale situazione e i comportamenti testè denunciati arrecano un gravissimo vulnus anche e ovviamente al ruolo della minoranza consiliare impedendole di espletare efficacemente e nella garanzia prevista dall'esistenza e dalla corretta applicazione delle norme regolamentari e di legge, la propria attività di opposizione.

Tanto premesso e rappresentato, i sottoscritti consiglieri comunali, sulla scorta di quanto sopra esposto,

chiedono

al signor Presidente del Consiglio Comunale che sia immediatamente convocato Consiglio Comunale di seconda convocazione in cui venga messa all'ordine del giorno per la discussione e la votazione la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Oria Cosimo Ferretti ai sensi dell'art. art. 53 ter Statuto del Comune di Oria e dell'art. 52 D. Lgs. 267/00 presentata il 27.07.09.

trasmettono

la presente istanza, per la verifica delle illegittimità denunciate e per l'esercizio di ogni opportuna azione e/o eventuali poteri sostitutivi, al Signor Prefetto di Brindisi.
Si allega per l'opportuna conoscenza del Signor Prefetto una copia del Regolamento del Consiglio Comunale di Oria e della deliberazione del Consiglio Comunale del 20.08.09.
Con osservanza
Oria 31 agosto 2009

D'Ippolito Domenico
Marinò Giancarlo
Malva Giuseppe
Cacciatore Vincenzo
Carone Tommaso
Marinò Mauro
Metrangolo Antonio
Conte Egidio
Fullone Antonio
De Nuzzo Luciano

martedì 25 agosto 2009

A proposito delle parentopoli nella nomina degli scrutatori di seggio. (a cura di C. Patisso)

L’attuale procedura di nomina degli scrutatori prevede che la commissione elettorale può adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità. L'incarico elettorale è anche visto come un primo modo per avvicinare i giovani alla politica. Un secondo criterio possibile è quello di bilanciare persone alla prima esperienza elettorale con altre che in passato già svolto l'incarico, e di bilanciare l'assegnazione a persone con tessere di partito, che ad uno schieramento, in modo da garantire una rappresentanza a maggioranza e opposizione. A questa di equilibrio politico, critica nelle votazione delle schede elettorali da annullare, già contribuisce la dei rappresentanti di lista.
Nonostante questa facoltà data alla commissione elettorale comunale, negli effetti questo raramente avviene in quanto la stessa è formata da consiglieri comunali (di maggioranza e di opposizione) appartenenti a partitipolitici o gruppi politici, il più delle volte anche candidati alle stesse consultazioni elettorali e che pertanto sentono “l’esigenza di nominare” lo scrutatore con lo scopo, anche, di trarre un piccolo vantaggio elettorale. Da quì quindi la necessità diffusa nel paese di provare a modificare questo sistema di scelta dello scrutatore, ritornando al sistema più democratico del sorteggio.
Avverto, pertanto, l’esigenza di farmi promotore, in questo periodo (elettoralmente non sospetto), insieme ad altri amici del Partito Democratico di Oria, per aprire una discussione democratica anche nell’imminente congresso che si accinge a tenere il Partito Democratico, ma soprattutto fuori del Partito, tra la gente, tra i giovani, tra le persone che pensano e credono che la politica è lontana dalla gente, per dimostrare loro ma anche a me stesso che, se nessuno si muove, se nessuno assume iniziative, se nessuno ci crede veramente, allora non cambierà mai niente.
Lo scopo è quello di acquisire quanti più contributi possibili, anche di gente anonima, approfittando della ospitalità che sicuramente darà all’iniziativa l’amico Franco Arpa, ed anticipatamente ringrazio, attraverso il suo blog Oria Oggi.
Se saremo bravi, se sarete bravi, se riusciremo a produrre qualche buona idea, proporremo senz’altro ai nostri parlamentari, di presentare un disegno di legge di modifica dell’attuale legge, per ritornare al tanto criticato allora, ma al tanto rimpianto oggi sistema del sorteggio democratico.

Cosimo Patisso – dirigente del Partito Democratico di Oria
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Sinceramente non sapevo che " la commissione elettorale può adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità."
Su un sito internet del Governo addirittura è scritto che si può procedere a sorteggio.
Ecco come avviene la nomina degli scrutatori: cliccare ==>QUI

venerdì 24 luglio 2009

CRISI POLITICA O LOTTA FRATRICIDA? ( comunicato stampa del Gruppo Politico Lista Ferrarese)

Sono trascorsi dieci giorni da quando il Sindaco Ferretti ha azzerato la Giunta con quali motivazioni non lo si é capito, mentre è stato subito chiaro che la maggioranza che lo sostiene (ancora) sta facendo i "capricci".
A conti fatti, nessuna verifica politica é in corso, ma solo operazioni strumentali per accomodare le richieste dei dieci consiglieri di maggioranza che pretendono tutti "maggiore visibilità" nell'esecutivo, confidando nel gioco ormai collaudato e brevettato dell'"undicesimo".
Proprio la mancanza di motivazioni serie alla base dell'azzeramento di giunta evidenzia tecniche ortodosse e scopi non politici di una maggioranza avida di potere e di poltrone, smascherando il totale fallimento politico ed amministrativo del Sindaco Ferretti e rilevando la assoluta mancanza di senso di responsabilità verso il bene del Paese.
(in allegato si trasmette il volantino predisposto dal Gruppo che é in fase di distribuzione)
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Gruppo della LISTA FERRARESE di ORIA
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BLUFF???? Il sindaco Ferretti risponde alle accuse.

CITTA’ DI ORIA
(Provincia di Brindisi)
A PROPOSITO DI BLUFF
Devo ringraziare il PD di Oria che mi offre l’occasione di illustrare ai cittadini ciò che è stato fatto dall’A.T.O. BR/2 e, soprattutto, i vantaggi che la popolazione ne trae.
Il PD paragona il costo del servizio di un contratto di dieci anni fa con il costo del servizio attuale che è di tipo ben diverso e dà risultati la cui efficacia, in termini di raccolta differenziata, proietta Oria fra le realtà più evolute dei Comuni italiani. Abbiamo superato in giugno il 40% grazie al contributo determinante della popolazione e degli operatori ecologici.
Il confronto che invece voglio sottoporre all’attenzione di tutti, cittadini e politici, va fatto tra il prezzo offerto dalla Ditta in fase di gara e quello che effettivamente spetta attualmente al Comune di Oria. La Ditta aveva offerto un prezzo di 1.277.976 Euro;
attualmente il contratto prevede un canone di 1.104.868 Euro, con un risparmio netto di 173.108 Euro ogni anno, per i prossimi dieci anni.
Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una paziente rivisitazione dell’offerta, di concerto con la Ditta e con gli altri Comuni
dell’A.T.O. Per ottenere tali riduzioni, si è dovuto rinunciare a qualcosa di quanto si era previsto in gara, e si sono individuate quelle attività e forniture che hanno il minore impatto sulla qualità del servizio come, ad esempio, l’isola ecologica mobile, unica in tutti i nove Comuni dell’A.T.O., con la presenza in Oria per un solo giorno la settimana e per meno di una mattinata. Si è rinunciato anche alla fornitura di bagni chimici mobili, che possono creare piuttosto qualche problema igienico in più; si è rinunciato a qualche passata di spazzatrice di quelle previste nelle ore pomeridiane e al controllo computerizzato dei mezzi che interessa più la ditta che il committente.
Ma per fare bene i conti bisogna inoltre considerare che, con la vecchia gestione era il Comune che pagava la metà degli operatori ecologici. Una delle operazioni meglio riuscite è stata proprio quella di stabilizzare quei lavoratori, gli L.S.U., che prima erano in situazione precaria pagati dal Comune, facendoli assumere in pianta stabile dalla Ditta concessionaria del servizio. Si è raggiunto, in tal modo, il doppio obbiettivo di assicurare un futuro stabile e sicuro a dodici famiglie e di alleggerire le casse del Comune e dei cittadini oritani, dall’onere dei relativi stipendi.
Nel comunicato del PD si parla anche di costo di smaltimento. Ed e qui che si fa uno dei più clamorosi autogol. Prima dell’A.T.O. a guida Ferretti, il costo di smaltimento in discarica era di circa 50 Euro a tonnellata. Con la gestione Ferretti tale costo è sceso,
per tutti i Comuni dell’A.T.O., a 32 Euro a tonnellata. A tali costi si aggiunge l’ecotassa, che era di 11 Euro a tonnellata portata in discarica e sarebbe salita a 15 Euro da luglio, mentre per effetto del gestore unico è scesa a 10 Euro a tonnellata.
Non basta: ora in discarica si porta il 50% di quanto si conferiva fino a dicembre scorso; e sulle frazioni secche differenziate, per effetto del nuovo contratto, si corrisponde una tariffa di soli 9,7 Euro a tonnellata senza ecotassa.
Tocca ora agli esperti del PD il compito di fare le addizioni e le sottrazioni e di verificare che si sta offrendo tanto di più, allo stesso costo di prima. Infatti gli aumenti della Tarsu, come ormai tutti sanno, sono dovuti al fatto che, se in passato era possibile coprire gli oneri del servizio, in parte con fondi messi a disposizione dal Comune, oggi questo non è più possibile per legge e l’intero costo del servizio deve essere a carico dei contribuenti.
Nel fare i conti, gli amici del PD sono pregati di considerare anche gli effetti sull’ambiente che non sono monetizzabili: oggi si usano mezzi a gpl che non inquinano, come i vecchi camion a gasolio con sbuffi di fumo nero nelle vie del centro abitato; la raccolta differenziata recupera materia prima e preserva dai danni ambientali della discarica e il recupero del materiale organico consente la sua trasformazione in concime nell’impianto di compostaggio, a discapito dell’uso dei fertilizzanti chimici. E potremmo continuare...
E’ vero che non sono state installate ancora le isole ecologiche interrate. Ma sono già arrivate; le prime sono in corso di installazione a Latiano, poi passeremo a Oria.
Certo, bisogna realizzare il centro raccolta materiali. Abbiamo finalmente deliberato il sito: non è stato facile fra le mille pastoie burocratiche e le leggi che si susseguono tuttora.
E’ vero: si fanno quattro prese dell’umido invece di cinque, ma si fanno due passaggi in più settimanali per l’indifferenziato, per le utenze che ne hanno bisogno. Tale situazione dovrà essere stabilizzata una volta installate le isole interrate, destinate al non riciclabile, e si deciderà come meglio impiegare le risorse a parità di passaggi settimanali.
Come si vede, il servizio è complesso ed è in fase di perfezionamento. Ben venga la vigilanza dei cittadini sull’attuazione di tutte le parti del contratto e sulla corretta esecuzione del servizio, visto che si riflette direttamente sull’immagine della Città, sull’igiene e sull’economia che deriva dal turismo.
Non prendiamo a pretesto però un servizio di vitale importanza per seminare zizzania. Noi andiamo avanti e chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini, di destra, di centro e di sinistra, convinti che quello che stiamo facendo è nell’interesse di tutti i cittadini di Oria e dell’A.T.O.
Dalla residenza municipale, li 21 Luglio 2009
IL SINDACO
Cosimo FERRETTI

mercoledì 22 luglio 2009

L'UDC di Oria raccoglie le firme per chiedere la modifica dello Statuto Comunale circa l'elezione del difensore civico.

La "voga" del difensore civico, un argomento di cui ultimamente tanto si parla e discute un po' ovunque. Così anche a Oria, dove sul tema la locale Unione di Centro del coordinatore Dario De Simone, ha lanciato una vera e propria petizione popolare finalizzata alla proposizione di una modifica dello Statuto comunale: i centristi il difensore civico, figura pensata per garantire la tutela dei diritti della cittadinanza, lo vorrebbero eletto dagli stessi cittadini. Non solo, propongono anche che l'incarico possa essere ricoperto da quanti siano idonei a candidarsi e compatibili con la carica di consigliere comunale. L'iniziativa sta incontrando il favore e il consenso della gente: basti pensare che in appena una settimana sono già state raccolte oltre 400 sottoscrizioni. L'obiettivo immediato è quota 500, ma non è escluso che questo tetto, se il trend positivo di questi giorni dovesse essere confermato, possa essere addirittura sforato prima del deposito della proposta presso gli uffici comunali.
Di seguito, dopo le premesse richiamanti lo Statuto, il contenuto del testo sottoposto alla firma degli oritani dai dirigenti Udc.
"Poiché: l'elezione del difensore civico è oramai necessaria ed improcrastinabile per il buon andamento, l'imparzialità, la tempestività e la correttezza dell'azione amministrativa; la elezione del difensore civico, così come prevista dagli articoli dello Statuto oggi vigenti, non è mai avvenuta; l'elezione del difensore civico da parte del Consiglio comunale, così come prevista dagli articoli dello Statuto oggi vigenti, non fornisce garanzie in ordine alla indipendenza gerarchica o funzionale del Difensore stesso rispetto agli organi del Comune, ai rappresentanti politici ed ai gruppi consiliari; si ritiene opportuna la elezione diretta a suffragio universale del difensore civico da parte dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Oria; si ritiene che possano essere candidati alla carica di difensore civico tutti coloro i quali siano in possesso dei requisiti di eleggibilità e di compatibilità con la carica di consigliere comunale; lo Statuto Comunale non prevede tale modalità di elezione del difensore civico, si rende così necessaria la modifica del vigente articolo 78, ciò in virtù dell'articolo122 dello Statuto e delle procedure previste dalla legge. Tutto ciò premesso, i sottoscritti, ai sensi dell'articolo 70 dello Statuto del Comune di Oria, con la presente petizione popolare chiedono: la modifica dei commi 1) , 2) del vigente articolo 78 dello Statuto del Comune di Oria introducendo la elezione diretta a suffragio universale del Difensore Civico da parte dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Oria e la abrogazione del comma 3) del medesimo articolo introducendo la previsione di candidabilità alla carica di difensore civico di tutti coloro i quali siano in possesso dei requisiti di eleggibilità e di compatibilità con la carica di consigliere comunale".
Fonte: Senzacolonne del 21.7.09
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La stura alla vicenda è stata data dal blogger locale Franco Arpa (cliccare QUI)

lunedì 20 luglio 2009

Il prof. FISTETTI (cons.prov/le) a proposito della nuova Giunta Regionale.

A proposito della nomina della nuova Giunta regionale da parte di Vendola, si è parlato della sperimentazione di un vero e proprio “laboratorio politico” volto ad allargare le alleanze al di là del perimetro tradizionale del centro-sinistra, includendovi l’Udc di Casini e “Io Sud” della Poli Bortone. Lo stesso governatore in Consiglio regionale ha chiarito che il rimpasto è stato imposto dai risultati elettorali, che hanno messo al centro della sfera pubblica il successo dei moderati e dei movimenti sorti in difesa del Sud all’insegna di un meridionalismo chiamato ad affrontare le sfide del federalismo fiscale con le sue opportunità, ma anche i suoi rischi di un dualismo sempre più accentuato tra Nord e Sud. In verità, di “laboratorio politico” per primo aveva parlato D’Alema nel corso della campagna elettorale, quando aveva consacrato per il governo della Provincia di Brindisi una coalizione anomala per l’eterogeneità delle forze politiche messe in campo, comprendenti l’Udc, “Io Sud” e spezzoni di An transitati nel partito di Casini. La guida della coalizione veniva offerta a Massimo Ferrarese, allora presidente di Confindustria e vicino a Casini, producendo così una lacerazione profonda con la sinistra, da Rifondazione ai Verdi alla neonata Sinistra e Libertà, che nella legislatura precedente avevano governato con il Pd sotto la presidenza Errico. Che sia stato io a rappresentare la sinistra democratica e radicale e ad essere stato eletto con il 7 per cento dei suffragi superando di gran lunga l’Idv di Di Pietro, in questa sede non ha nessuna importanza. Il nodo politico di questa storia è, invece, di altra natura e richiede un minimo di attenzione, perché nella vicenda brindisina di Ferrarese potremmo dire che “de te fabula narratur”, cioè si rispecchiano come in un microcosmo tutte le questioni e le aporie del “laboratorio politico” che Vendola sta tentando di costruire su scala più grande in vista delle regionali del 2010. Intanto, un’annotazione di carattere più generale concernente il quadro politico del centrosinistra pugliese: la mossa di Vendola ha sparigliato le carte, perché ha tolto a D’Alema il monopolio dell’iniziativa di tessere la Grande Alleanza per le regionali del prossimo anno. A tessere la tela delle alleanze ora è Vendola direttamente, senza alcun intermediario nazionale, o, quanto meno, in regime di coabitazione con D’Alema e con il Pd. Di qui l’asse con Emiliano: visto dall’angolo visuale di Vendola, quest’asse equivale ad uno scudo protettivo contro l’apparato pieddino che vorrebbe sostituirlo, mentre nella prospettiva di Emiliano è un’arma formidabile nella partita che egli si sta giocando nella scalata ai vertici del Pd. Ma, tornando alla vicenda Ferrarese, essa pone non pochi problemi, che finora non sono stati adeguatamente focalizzati. Il primo sta nel modo in cui è stata nominata la Giunta Ferrarese: manuale Cencelli alla mano, l’unico criterio di selezione degli assessori è stato il pacchetto di voti portato in dote dagli eletti; quindi, niente competenze, niente personalità esterne, niente quote rosa. A questo punto, si tratta di avviare una riflessione ad alta voce sul tipo di “laboratorio politico” da mettere in cantiere in Puglia, sugli obiettivi da raggiungere, su quale classe dirigente puntare. In altre parole, il “laboratorio politico” non può diventare una formula magica o una retorica d’occasione, buona per nascondere le difficoltà di un processo politico che, proprio perché inedito, avrebbe bisogno di un dibattito pubblico, in cui intervengano non solo gli attori politici chiamati in causa, ma anche la società civile nella pluralità delle sue componenti. Ferrarese non può immaginare che, dopo aver vinto le elezioni con la parola d’ordine del “laboratorio politico” da sperimentare a Brindisi, abbia esaurito il suo compito e possa chiudersi in un’isola felice. E’ proprio nella fase che si apre con il dopoelezioni che Ferrarese è tenuto a mostrare, nel concreto delle pratiche di governo, la capacità di avviare un dialogo meridionalistico con le altre forze politiche e con la società civile. Solo così, muovendosi a tutto campo nella politica delle alleanze, potrà aumentare il tasso della qualità del suo governo e conferire al suo esperimento una portata più vasta. Con la consapevolezza che da Brindisi passa in questo momento un pezzo rilevante del destino del centrosinistra pugliese.
Francesco Fistetti

martedì 14 luglio 2009

Cosimo Patisso: Se il Partito Democratico TACE, ………..io NO!!!!

In risposta al documento del Prof. Francesco Fistetti con il quale si lancia in “frettolose e gratuite profezie” circa la durata della neo costituita giunta provinciale, pur essendo d’accordo riguardo alla crisi del PD “che dovrebbe interrogarsi sulle ragioni della sconfitta nell'ultima prova elettorale” voglio però dire che il Presidente Massimo Ferrarese va giudicato dai FATTI.
Mi riferisco ad ATTI e FATTI amministrativi, provvedimenti, interventi, iniziative, ecc..
Così andrebbero giudicati tutti i nostri amministratori, dal Presidente della Provincia di Brindisi Dr. Massimo Ferrarese al Prof. Francesco Fistetti consigliere provinciale e leader di minoranza, dai FATTI (e non dalle parole); dai fatti con i quali Egli sarà capace di dimostrare, di essere giusto e capace rappresentante delle istanze e dei bisogni dei 15.837 elettori della nostra provincia.
Un merito intanto va subito riconosciuto al Presidente Ferrarese, di aver voluto ed imposto la discontinuità rappresentativa con i componenti la giunta precedente, discontinuità che, almeno per noi di Oria, si rendeva necessaria ed indispensabile per il rapporto di complicità politico – amministrativa che si era instaurato tra il vecchio Presidente della Provincia e la sua Giunta ed il Sindaco di Oria Mimino Ferretti. Non dimentichiamoci, per esempio, che insieme volevano indebitare entrambi gli Enti da loro amministrati per comprare il Castello di Oria e magari per farne un'altra CATTEDRALE nel DESERTO.
Ritornando alle logiche di partito ed il poco edificante spettacolo che il PD provinciale ha saputo dare in questa fase, personalmente non posso che concordare con l’analisi fatta dal segretario cittadino di Brindisi Enzo Casone!
Ormai, le logiche di apparato ed il mantenimento delle poltrone fanno si che non ci sono più responsabilità politiche di vittorie o di sconfitte elettorali, le vittorie sono figlie di singoli candidati, le sconfitte anche, e quindi ci ritroviamo ormai in un partito dove ( salvo rarissime eccezioni ) non si dimette più nessuno, dal segretario provinciale di Brindisi al segretario cittadino di Oria, si vinca o si perda, le dimissioni arrivano solo nel caso gli stessi (segretari) debbano passare a nuovo e più importante incarico!
Ma questo è un problema che, almeno per quanto mi riguarda e nei limiti delle mie possibilità, sarà oggetto di discussione e dibattito in occasione del prossimo ed imminente congresso del circolo di Oria del Partito Democratico.
Approfitto per avvisare tutti gli amici e i simpatizzanti del Partito Democratico di Oria, che vogliono partecipare attivamente ai lavori congressuali di settembre 2009, che il 21 luglio 2009 è il termine ultimo per il tesseramento e chi è interessato potrà rivolgersi al segretario del circolo di Oria Ing. Claudio Zanzarelli 328.2223331 o al segretario di federazione Prof. Lorenzo Cirasino 3357669581, o alla segreteria provinciale 0831.521541 o potrà anche prenotare la tessera on – line sul sito nazionale del PD www.partitodemocratico.it.

Cosimo Patisso – Dirigente Partito Democratico di Oria