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venerdì 24 luglio 2009

CRISI POLITICA O LOTTA FRATRICIDA? ( comunicato stampa del Gruppo Politico Lista Ferrarese)

Sono trascorsi dieci giorni da quando il Sindaco Ferretti ha azzerato la Giunta con quali motivazioni non lo si é capito, mentre è stato subito chiaro che la maggioranza che lo sostiene (ancora) sta facendo i "capricci".
A conti fatti, nessuna verifica politica é in corso, ma solo operazioni strumentali per accomodare le richieste dei dieci consiglieri di maggioranza che pretendono tutti "maggiore visibilità" nell'esecutivo, confidando nel gioco ormai collaudato e brevettato dell'"undicesimo".
Proprio la mancanza di motivazioni serie alla base dell'azzeramento di giunta evidenzia tecniche ortodosse e scopi non politici di una maggioranza avida di potere e di poltrone, smascherando il totale fallimento politico ed amministrativo del Sindaco Ferretti e rilevando la assoluta mancanza di senso di responsabilità verso il bene del Paese.
(in allegato si trasmette il volantino predisposto dal Gruppo che é in fase di distribuzione)
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Gruppo della LISTA FERRARESE di ORIA
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BLUFF???? Il sindaco Ferretti risponde alle accuse.

CITTA’ DI ORIA
(Provincia di Brindisi)
A PROPOSITO DI BLUFF
Devo ringraziare il PD di Oria che mi offre l’occasione di illustrare ai cittadini ciò che è stato fatto dall’A.T.O. BR/2 e, soprattutto, i vantaggi che la popolazione ne trae.
Il PD paragona il costo del servizio di un contratto di dieci anni fa con il costo del servizio attuale che è di tipo ben diverso e dà risultati la cui efficacia, in termini di raccolta differenziata, proietta Oria fra le realtà più evolute dei Comuni italiani. Abbiamo superato in giugno il 40% grazie al contributo determinante della popolazione e degli operatori ecologici.
Il confronto che invece voglio sottoporre all’attenzione di tutti, cittadini e politici, va fatto tra il prezzo offerto dalla Ditta in fase di gara e quello che effettivamente spetta attualmente al Comune di Oria. La Ditta aveva offerto un prezzo di 1.277.976 Euro;
attualmente il contratto prevede un canone di 1.104.868 Euro, con un risparmio netto di 173.108 Euro ogni anno, per i prossimi dieci anni.
Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una paziente rivisitazione dell’offerta, di concerto con la Ditta e con gli altri Comuni
dell’A.T.O. Per ottenere tali riduzioni, si è dovuto rinunciare a qualcosa di quanto si era previsto in gara, e si sono individuate quelle attività e forniture che hanno il minore impatto sulla qualità del servizio come, ad esempio, l’isola ecologica mobile, unica in tutti i nove Comuni dell’A.T.O., con la presenza in Oria per un solo giorno la settimana e per meno di una mattinata. Si è rinunciato anche alla fornitura di bagni chimici mobili, che possono creare piuttosto qualche problema igienico in più; si è rinunciato a qualche passata di spazzatrice di quelle previste nelle ore pomeridiane e al controllo computerizzato dei mezzi che interessa più la ditta che il committente.
Ma per fare bene i conti bisogna inoltre considerare che, con la vecchia gestione era il Comune che pagava la metà degli operatori ecologici. Una delle operazioni meglio riuscite è stata proprio quella di stabilizzare quei lavoratori, gli L.S.U., che prima erano in situazione precaria pagati dal Comune, facendoli assumere in pianta stabile dalla Ditta concessionaria del servizio. Si è raggiunto, in tal modo, il doppio obbiettivo di assicurare un futuro stabile e sicuro a dodici famiglie e di alleggerire le casse del Comune e dei cittadini oritani, dall’onere dei relativi stipendi.
Nel comunicato del PD si parla anche di costo di smaltimento. Ed e qui che si fa uno dei più clamorosi autogol. Prima dell’A.T.O. a guida Ferretti, il costo di smaltimento in discarica era di circa 50 Euro a tonnellata. Con la gestione Ferretti tale costo è sceso,
per tutti i Comuni dell’A.T.O., a 32 Euro a tonnellata. A tali costi si aggiunge l’ecotassa, che era di 11 Euro a tonnellata portata in discarica e sarebbe salita a 15 Euro da luglio, mentre per effetto del gestore unico è scesa a 10 Euro a tonnellata.
Non basta: ora in discarica si porta il 50% di quanto si conferiva fino a dicembre scorso; e sulle frazioni secche differenziate, per effetto del nuovo contratto, si corrisponde una tariffa di soli 9,7 Euro a tonnellata senza ecotassa.
Tocca ora agli esperti del PD il compito di fare le addizioni e le sottrazioni e di verificare che si sta offrendo tanto di più, allo stesso costo di prima. Infatti gli aumenti della Tarsu, come ormai tutti sanno, sono dovuti al fatto che, se in passato era possibile coprire gli oneri del servizio, in parte con fondi messi a disposizione dal Comune, oggi questo non è più possibile per legge e l’intero costo del servizio deve essere a carico dei contribuenti.
Nel fare i conti, gli amici del PD sono pregati di considerare anche gli effetti sull’ambiente che non sono monetizzabili: oggi si usano mezzi a gpl che non inquinano, come i vecchi camion a gasolio con sbuffi di fumo nero nelle vie del centro abitato; la raccolta differenziata recupera materia prima e preserva dai danni ambientali della discarica e il recupero del materiale organico consente la sua trasformazione in concime nell’impianto di compostaggio, a discapito dell’uso dei fertilizzanti chimici. E potremmo continuare...
E’ vero che non sono state installate ancora le isole ecologiche interrate. Ma sono già arrivate; le prime sono in corso di installazione a Latiano, poi passeremo a Oria.
Certo, bisogna realizzare il centro raccolta materiali. Abbiamo finalmente deliberato il sito: non è stato facile fra le mille pastoie burocratiche e le leggi che si susseguono tuttora.
E’ vero: si fanno quattro prese dell’umido invece di cinque, ma si fanno due passaggi in più settimanali per l’indifferenziato, per le utenze che ne hanno bisogno. Tale situazione dovrà essere stabilizzata una volta installate le isole interrate, destinate al non riciclabile, e si deciderà come meglio impiegare le risorse a parità di passaggi settimanali.
Come si vede, il servizio è complesso ed è in fase di perfezionamento. Ben venga la vigilanza dei cittadini sull’attuazione di tutte le parti del contratto e sulla corretta esecuzione del servizio, visto che si riflette direttamente sull’immagine della Città, sull’igiene e sull’economia che deriva dal turismo.
Non prendiamo a pretesto però un servizio di vitale importanza per seminare zizzania. Noi andiamo avanti e chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini, di destra, di centro e di sinistra, convinti che quello che stiamo facendo è nell’interesse di tutti i cittadini di Oria e dell’A.T.O.
Dalla residenza municipale, li 21 Luglio 2009
IL SINDACO
Cosimo FERRETTI

mercoledì 22 luglio 2009

L'UDC di Oria raccoglie le firme per chiedere la modifica dello Statuto Comunale circa l'elezione del difensore civico.

La "voga" del difensore civico, un argomento di cui ultimamente tanto si parla e discute un po' ovunque. Così anche a Oria, dove sul tema la locale Unione di Centro del coordinatore Dario De Simone, ha lanciato una vera e propria petizione popolare finalizzata alla proposizione di una modifica dello Statuto comunale: i centristi il difensore civico, figura pensata per garantire la tutela dei diritti della cittadinanza, lo vorrebbero eletto dagli stessi cittadini. Non solo, propongono anche che l'incarico possa essere ricoperto da quanti siano idonei a candidarsi e compatibili con la carica di consigliere comunale. L'iniziativa sta incontrando il favore e il consenso della gente: basti pensare che in appena una settimana sono già state raccolte oltre 400 sottoscrizioni. L'obiettivo immediato è quota 500, ma non è escluso che questo tetto, se il trend positivo di questi giorni dovesse essere confermato, possa essere addirittura sforato prima del deposito della proposta presso gli uffici comunali.
Di seguito, dopo le premesse richiamanti lo Statuto, il contenuto del testo sottoposto alla firma degli oritani dai dirigenti Udc.
"Poiché: l'elezione del difensore civico è oramai necessaria ed improcrastinabile per il buon andamento, l'imparzialità, la tempestività e la correttezza dell'azione amministrativa; la elezione del difensore civico, così come prevista dagli articoli dello Statuto oggi vigenti, non è mai avvenuta; l'elezione del difensore civico da parte del Consiglio comunale, così come prevista dagli articoli dello Statuto oggi vigenti, non fornisce garanzie in ordine alla indipendenza gerarchica o funzionale del Difensore stesso rispetto agli organi del Comune, ai rappresentanti politici ed ai gruppi consiliari; si ritiene opportuna la elezione diretta a suffragio universale del difensore civico da parte dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Oria; si ritiene che possano essere candidati alla carica di difensore civico tutti coloro i quali siano in possesso dei requisiti di eleggibilità e di compatibilità con la carica di consigliere comunale; lo Statuto Comunale non prevede tale modalità di elezione del difensore civico, si rende così necessaria la modifica del vigente articolo 78, ciò in virtù dell'articolo122 dello Statuto e delle procedure previste dalla legge. Tutto ciò premesso, i sottoscritti, ai sensi dell'articolo 70 dello Statuto del Comune di Oria, con la presente petizione popolare chiedono: la modifica dei commi 1) , 2) del vigente articolo 78 dello Statuto del Comune di Oria introducendo la elezione diretta a suffragio universale del Difensore Civico da parte dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Oria e la abrogazione del comma 3) del medesimo articolo introducendo la previsione di candidabilità alla carica di difensore civico di tutti coloro i quali siano in possesso dei requisiti di eleggibilità e di compatibilità con la carica di consigliere comunale".
Fonte: Senzacolonne del 21.7.09
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La stura alla vicenda è stata data dal blogger locale Franco Arpa (cliccare QUI)

lunedì 20 luglio 2009

Il prof. FISTETTI (cons.prov/le) a proposito della nuova Giunta Regionale.

A proposito della nomina della nuova Giunta regionale da parte di Vendola, si è parlato della sperimentazione di un vero e proprio “laboratorio politico” volto ad allargare le alleanze al di là del perimetro tradizionale del centro-sinistra, includendovi l’Udc di Casini e “Io Sud” della Poli Bortone. Lo stesso governatore in Consiglio regionale ha chiarito che il rimpasto è stato imposto dai risultati elettorali, che hanno messo al centro della sfera pubblica il successo dei moderati e dei movimenti sorti in difesa del Sud all’insegna di un meridionalismo chiamato ad affrontare le sfide del federalismo fiscale con le sue opportunità, ma anche i suoi rischi di un dualismo sempre più accentuato tra Nord e Sud. In verità, di “laboratorio politico” per primo aveva parlato D’Alema nel corso della campagna elettorale, quando aveva consacrato per il governo della Provincia di Brindisi una coalizione anomala per l’eterogeneità delle forze politiche messe in campo, comprendenti l’Udc, “Io Sud” e spezzoni di An transitati nel partito di Casini. La guida della coalizione veniva offerta a Massimo Ferrarese, allora presidente di Confindustria e vicino a Casini, producendo così una lacerazione profonda con la sinistra, da Rifondazione ai Verdi alla neonata Sinistra e Libertà, che nella legislatura precedente avevano governato con il Pd sotto la presidenza Errico. Che sia stato io a rappresentare la sinistra democratica e radicale e ad essere stato eletto con il 7 per cento dei suffragi superando di gran lunga l’Idv di Di Pietro, in questa sede non ha nessuna importanza. Il nodo politico di questa storia è, invece, di altra natura e richiede un minimo di attenzione, perché nella vicenda brindisina di Ferrarese potremmo dire che “de te fabula narratur”, cioè si rispecchiano come in un microcosmo tutte le questioni e le aporie del “laboratorio politico” che Vendola sta tentando di costruire su scala più grande in vista delle regionali del 2010. Intanto, un’annotazione di carattere più generale concernente il quadro politico del centrosinistra pugliese: la mossa di Vendola ha sparigliato le carte, perché ha tolto a D’Alema il monopolio dell’iniziativa di tessere la Grande Alleanza per le regionali del prossimo anno. A tessere la tela delle alleanze ora è Vendola direttamente, senza alcun intermediario nazionale, o, quanto meno, in regime di coabitazione con D’Alema e con il Pd. Di qui l’asse con Emiliano: visto dall’angolo visuale di Vendola, quest’asse equivale ad uno scudo protettivo contro l’apparato pieddino che vorrebbe sostituirlo, mentre nella prospettiva di Emiliano è un’arma formidabile nella partita che egli si sta giocando nella scalata ai vertici del Pd. Ma, tornando alla vicenda Ferrarese, essa pone non pochi problemi, che finora non sono stati adeguatamente focalizzati. Il primo sta nel modo in cui è stata nominata la Giunta Ferrarese: manuale Cencelli alla mano, l’unico criterio di selezione degli assessori è stato il pacchetto di voti portato in dote dagli eletti; quindi, niente competenze, niente personalità esterne, niente quote rosa. A questo punto, si tratta di avviare una riflessione ad alta voce sul tipo di “laboratorio politico” da mettere in cantiere in Puglia, sugli obiettivi da raggiungere, su quale classe dirigente puntare. In altre parole, il “laboratorio politico” non può diventare una formula magica o una retorica d’occasione, buona per nascondere le difficoltà di un processo politico che, proprio perché inedito, avrebbe bisogno di un dibattito pubblico, in cui intervengano non solo gli attori politici chiamati in causa, ma anche la società civile nella pluralità delle sue componenti. Ferrarese non può immaginare che, dopo aver vinto le elezioni con la parola d’ordine del “laboratorio politico” da sperimentare a Brindisi, abbia esaurito il suo compito e possa chiudersi in un’isola felice. E’ proprio nella fase che si apre con il dopoelezioni che Ferrarese è tenuto a mostrare, nel concreto delle pratiche di governo, la capacità di avviare un dialogo meridionalistico con le altre forze politiche e con la società civile. Solo così, muovendosi a tutto campo nella politica delle alleanze, potrà aumentare il tasso della qualità del suo governo e conferire al suo esperimento una portata più vasta. Con la consapevolezza che da Brindisi passa in questo momento un pezzo rilevante del destino del centrosinistra pugliese.
Francesco Fistetti

martedì 14 luglio 2009

Cosimo Patisso: Se il Partito Democratico TACE, ………..io NO!!!!

In risposta al documento del Prof. Francesco Fistetti con il quale si lancia in “frettolose e gratuite profezie” circa la durata della neo costituita giunta provinciale, pur essendo d’accordo riguardo alla crisi del PD “che dovrebbe interrogarsi sulle ragioni della sconfitta nell'ultima prova elettorale” voglio però dire che il Presidente Massimo Ferrarese va giudicato dai FATTI.
Mi riferisco ad ATTI e FATTI amministrativi, provvedimenti, interventi, iniziative, ecc..
Così andrebbero giudicati tutti i nostri amministratori, dal Presidente della Provincia di Brindisi Dr. Massimo Ferrarese al Prof. Francesco Fistetti consigliere provinciale e leader di minoranza, dai FATTI (e non dalle parole); dai fatti con i quali Egli sarà capace di dimostrare, di essere giusto e capace rappresentante delle istanze e dei bisogni dei 15.837 elettori della nostra provincia.
Un merito intanto va subito riconosciuto al Presidente Ferrarese, di aver voluto ed imposto la discontinuità rappresentativa con i componenti la giunta precedente, discontinuità che, almeno per noi di Oria, si rendeva necessaria ed indispensabile per il rapporto di complicità politico – amministrativa che si era instaurato tra il vecchio Presidente della Provincia e la sua Giunta ed il Sindaco di Oria Mimino Ferretti. Non dimentichiamoci, per esempio, che insieme volevano indebitare entrambi gli Enti da loro amministrati per comprare il Castello di Oria e magari per farne un'altra CATTEDRALE nel DESERTO.
Ritornando alle logiche di partito ed il poco edificante spettacolo che il PD provinciale ha saputo dare in questa fase, personalmente non posso che concordare con l’analisi fatta dal segretario cittadino di Brindisi Enzo Casone!
Ormai, le logiche di apparato ed il mantenimento delle poltrone fanno si che non ci sono più responsabilità politiche di vittorie o di sconfitte elettorali, le vittorie sono figlie di singoli candidati, le sconfitte anche, e quindi ci ritroviamo ormai in un partito dove ( salvo rarissime eccezioni ) non si dimette più nessuno, dal segretario provinciale di Brindisi al segretario cittadino di Oria, si vinca o si perda, le dimissioni arrivano solo nel caso gli stessi (segretari) debbano passare a nuovo e più importante incarico!
Ma questo è un problema che, almeno per quanto mi riguarda e nei limiti delle mie possibilità, sarà oggetto di discussione e dibattito in occasione del prossimo ed imminente congresso del circolo di Oria del Partito Democratico.
Approfitto per avvisare tutti gli amici e i simpatizzanti del Partito Democratico di Oria, che vogliono partecipare attivamente ai lavori congressuali di settembre 2009, che il 21 luglio 2009 è il termine ultimo per il tesseramento e chi è interessato potrà rivolgersi al segretario del circolo di Oria Ing. Claudio Zanzarelli 328.2223331 o al segretario di federazione Prof. Lorenzo Cirasino 3357669581, o alla segreteria provinciale 0831.521541 o potrà anche prenotare la tessera on – line sul sito nazionale del PD www.partitodemocratico.it.

Cosimo Patisso – Dirigente Partito Democratico di Oria



sabato 11 luglio 2009

IL GRANDE BLUFF DEL SINDACO FERRETTI

Cari cittadini, è stato ormai scoperto il Grande Bluff del Sindaco Ferretti e della sua Amministrazione a proposito del nuovo servizio di Igiene Urbana.
Con delibera dell’ATO del 05.09.2008 (di cui Ferretti è Presidente) è aumentato il costo del servizio da 800.000 euro annui a 1.104.000 euro annui più il costo di smaltmento di ogni singola frazione di rifiuti. Per contro la tassa per la raccolta dei rifiuti è stata aumentata per il 2009 del 20% per le abitazioni e del 25-30% per gli esercizi commerciali, con delibera di Giunta Municipale n. 36/09 a firma del Sindaco Ferretti.
Nonostante ciò, nonostante l’enorme sacrificio che le nostre famiglie stanno facendo nel differenziare i rifiuti dentro casa, anche quando trattasi di abitazioni di modestissime dimensioni (di 30 / 40 mq.), nonostante tutto, il servizio latita letteralmente, il capitolato ed il contratto stipulato con la ditta Monteco non viene rispettato, se non nella parte che riguarda la corresponsione mensile del canone.
Infatti, non è stato realizzato il centro di raccolta materiali al servizio dei cittadini per il conferimento di tutte le tipologie di rifiuto (art. 90 del capitolato);
non è stato aperto lo sportello (ecosportello) come da pagina 21 del progetto presentato dalla Monteco e che gli ha consentito di vincere la gara milionaria;
mancata realizzazione dell’isola ecologica mobile (art. 91 del capitolato e pagina 26 del progetto Monteco);
mancata realizzazione di due isole ecologiche interrate automatiche (art. 10 lettera “s” del capitolato e pagina 28 del progetto Monteco);
mancato rispetto del numero dei giorni in cui deve essere ritirata la frazione organica (cosiddetto “umido”), infatti vengono effettuati 4 ritiri a settimana anziche i 5 ritiri a settimana previsti dalla Monteco nel Progetto Tecnico presentato (pagg. 71, 73 e 88) e che gli ha consentito di aggiudicarsi la gara milionaria;
mancata collocazione nelle campagne di un idoneo numero di contenitori stradali, anche con riferimento alle aumentate esigenze estive (pag. 91 e seguenti del progetto Monteco);
mancato lavaggio dei contenitori stradali come da art. 62 del capitolato e pag. 101 del progetto Monteco;
mancato rispetto degli obblighi relativi allo spazzamento, pulizia e lavaggio strade (art. 86 del capitolato e pagg. 103 e seguenti del progetto tecnico Monteco) che prevede due interventi al giorno (dal lunedì al sabato) e 1 intervento la domenica nel centro storico, un intervento al giorno (dal lunedì al sabato) nel centro urbano ed un intervento a settimana (a rotazione) nelle campagne;
mancata e tempestiva pulizia delle caditorie stradali, della disinfestazione, del diserbo stradale e mancata e tempestiva rimozione dei rifiuti abbandonati sulle strade urbane, extra urbane e rurali (art. 17 del contratto firmato il 18 dicembre 2008).
E potremmo continuare…………...
Insomma, un vero e proprio schifo di montagne di rifiuti abbandonati per le strade e che con l’avvicinarsi delle temperature calde diventeranno un grossissimo problema igienico sanitario!
Noi del Partito Democratico di Oria vorremmo sapere perché si continua a corrispondere il canone mensile alla ditta Monteco in presenza di dette e macroscopiche inadempienze?
E soprattutto perché non si procede a contestare per iscritto alla ditta Monteco tali inadempienze da parte del Sindaco e degli uffici preposti, in modo tale che si adoperino per la loro giusta rimozione?
Ed infine, perché il nostro Sindaco Mimino Ferretti non ammette il fallimento politico della sua amministrazione, ostaggio di 11 consiglieri, e non prende coscienza della propria incapacità amministrativa?
Oppure, che cosa si sta tentando di nascondere?
Oria, 07 luglio 2009

Partito Democratico Circolo di Oria

giovedì 9 luglio 2009

Mimino Pomarico - Ringraziamento agli elettori

A nomina di Assessore Provinciale avvenuta
esprimo profonda gratitudine a Tutti coloro che mi sono stati vicini e che mi hanno sostenuto, con impegno sincero, durante la campagna elettorale ed il ballottaggio.

Tantissimi Amici e Cittadini hanno creduto nel progetto politico del nostro Presidente Massimo Ferrarese e ci hanno dato fiducia.
Il risultato elettorale ottenuto, che va al di la delle nostre più rosee aspettative è frutto dell’intenso e costante lavoro svolto da tutti Voi e prova di grande coesione popolare.
Ringrazio l’UDC, il PD le ACLI e tutti gli altri Partiti e Movimenti Politici di Oria per le pubbliche attestazioni di fiducia e stima rivoltemi ed esprimo, a tutti questi validissimi amici, gli apprezzamenti più sinceri per l’ottimo lavoro svolto e per il risultato ottenuto, con la certezza, che tra Noi, si è avviata una lunga stagione di collaborazione e di proficuo lavoro con tante altre significative ed importanti soddisfazioni.
Il mio incarico di Assessore, che svolgerò con umiltà e spirito di servizio, appartiene a tutti Voi, alla nostra Città ed a tutti i Cittadini nessuno escluso.
Grazie a Tutti di vero cuore

Cosimo Pomarico

Patisso (PD): copiamo Pavia per uscire dalla crisi

Cosimo Patisso, Dirigente del Partito Democratico di Oria ha inviato una lettera.- proposta al Dr. Alfredo Malcarne, Presidente delle CCIAA di Brindisi, a Massimo Ferrarese, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, al Dr. Giuseppe Marinò, Presidente di Confindustria di Brindisi a Cosimo Convertino, Presidente della CNA di Brindisi ed a Cosimo Pomarico, assessore provinciale alle attività produttive avente ad oggetto una proposta per uscire dalla crisi economica della provincia di Brindisi.
Di seguito il testo:
La camera di Commercio di Pavia ha emesso un bando a sostegno dell’occupazione investendo 300 mila euro per finanziare a fondo perduto ed aiutare le piccole imprese della provincia a superare la crisi occupazionale in atto, consolidando le competenze e le capacità delle risorse umane a disposizione.
Le tre misure di intervento previste dal bando sono destinate alle imprese della provincia di Pavia con meno di 15 addetti che nel periodo dal 1° luglio al 30 novembre 2009:
• trasformino contratti da tempo determinato a tempo indeterminato oppure
• confermino a tempo indeterminato apprendisti già inseriti in azienda oppure
• assumano a tempo indeterminato personale interinale, con contratto di somministrazione e collaboratori a progetto, già presenti in azienda.
Il contributo a fondo perduto è pari a 3.000 euro per ogni trasformazione di contratto, con un massimo di due assunzioni per impresa.
Ora, io non so e non conosco i bilanci della CCIAA di Brindisi, ma credo che aprendo un tavolo di concertazione tra gli Enti interessati del nostro territorio, con l’impegno dei nostri Parlamentari, un iniziativa degna di questo nome possiamo adottarla.
Mi appello quindi alle personalità in indirizzo certo di rivolgermi a persone attente e sensibili e che obiettivo del loro mandato / incarico pubblico è quello della tutela del territorio che rappresentano.
Oria, 09/07/2009
Cosimo Patisso
Dirigente del Partito Democratico