I parlamentari denunciano il verificarsi di alcuni rischi, a partire «dall’immissione di quantità ingiustificate di danaro nella battaglia elettorale». «Non ci riferiamo soltanto a quella impegnata per la pubblicità - dicono - , ma esiste, purtroppo, anche una forma di impiego di danaro e di offerta di promesse che fa leva sul bisogno della gente, sulla fragilità della condizione giovanile nel Sud, sulla disoccupazione». «E’ la forma più pericolosa e vile - incalzano - perché specula sulle difficoltà di chi non riesce a difendersi e si rivolge a chi rappresenta la politica per chiedere soltanto che siano adempiuti i principi costituzionali del diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute, alla giustizia».
«Ogni volta che accettiamo baratti di questo genere - concludono - rinunciamo ad una parte della nostra portentosa arma elettorale che è il voto di preferenza. Dunque votiamo per convinzione politica, per valutazione dei programmi, ma scegliamo candidate e candidati sulla base di ciò che hanno da dire, e non lasciamoci abbagliare dagli “effetti speciali”, non accettiamo di scambiare il voto dietro promesse o doni».
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.